MONZA – A Monza arriva una seconda “Tav delle merci” che attraverserà la città nella zona ovest, dove attualmente ci sono aree verdi e campi. Eppure al Pirellone nessuno lo sapeva.
A salire subito sulle barricate e a chiedere un rapido interessamento (e intervento) è stata l’associazione “HQ Monza” molto sensibile al tema dei trasporti.
I vertici del sodalizio nei giorni scorsi si sono incontrati in Regione con l’assessore regionale ai Trasporti e alle Infrastrutture Claudia Maria Terzi e con il senatore della Lega Massimiliano Romeo.
Il progetto si chiama LuMiMed (Lugano-Milano-Mediterraneo) e collegherà i treni merci da Milano al porto di Genova. Un progetto non nuovo che ha visto la Svizzera dialogare esclusivamente con il Ministero delle Infrastrutture senza coinvolgere però la Regione Lombardia.
“HQ Monza” però ha chiesto un impegno sia da parte della Regione sia da parte del Governo. Infatti l’impatto della nuova linea sulla città di Teodolinda sarà notevole, non solo per la creazione di una nuova ferrovia con i relativi impatti ambientali ed acustici, ma anche per il passaggio di mezzi tutt’altro che leggeri. Quando la linea entrerà a regime circoleranno almeno duecento treni al giorno (notte compresa) lunghi fino a 800 metri.
“All’assessore Terzi – commenta Isabella Tavazzi, portavoce dell’associazione – abbiamo spiegato che in linea di principio non abbiamo nulla in contrario al progetto, a condizione però che la tratta monzese sia realizzata interamente sottoterra, in galleria profonda, ma assolutamente non in superficie”.
B. Api