MONZA – L’ex sindaco Roberto Scanagatti non ci sta a passare per smemorato e replica per le rime al primo cittadino Dario Allevi. La polemica a distanza (via social e comunicati stampa) tra Scanagatti e Allevi in merito ai fondi erogati dalla Regione al Consorzio e poi ripresi continua.
Scanagatti nei giorni scorsi aveva rivelato che i 13 milioni erogati dal Pirellone per gli interventi nella Reggia e nel Parco erano stati poi ripresi dalla Regione perché non utilizzati e dirottati a Infrastrutture Lombarde che avrebbe eseguito i lavori. Allevi ha poi risposto che nel frattempo il Consorzio non era stato con le mani in mano, tacciandolo ironicamente il suo predecessore di essere smemorato. Ma l’ex primo cittadino, nonché ex presidente del Consorzio Parco e Villa Reale, non ci sta ricordando inoltre che Infrastrutture Lombarde verrà sciolta.
“Allevi afferma che il Consorzio ha provveduto a pubblicare i bandi di propria competenza quelli “sottosoglia” – spiega Scanagatti affidandosi al suo profilo facebook – Non mi pare sia vero perché i progetti inferiori a 350 mila euro sono 19. Quindi mancano almeno altri 14 interventi per un totale di circa 3 milioni e 300 mila euro”. Scanagatti inoltre precisa che dei cinque progetti appaltati da maggio dal Consorzio quattro erano già stati progettati dalla sua Amministrazione e uno affidato al Politecnico per il bando del Masterplan.
Scanagatti inoltre ricorda al suo successore che negli ultimi due anni “la struttura del Consorzio è stata letteralmente decimata di competenze – spiega -. sei persone (delle quali due con i titoli per svolgere la funzione di Responsabili del procedimento) sono state perse e almeno due pensionamenti non sono stati reintegrati”.
L’ex primo cittadino sottolinea il lavoro svolto dal Consorzio durante il suo mandato senza il coinvolgimento di enti terzi (Allevi faceva riferimento all’inserimento nei progetti del Parco della Valle del Lambro). ” Ricordo che il Consorzio, con la precedente amministrazione, si è occupato direttamente di questo aspetto e che il servizio di manutenzione del verde è stato appaltato dalla struttura del Consorzio per un importo superiore a 700 mila euro – incalza Scanagatti -. Quindi per un valore ampiamente “soprasoglia”. Ricordo infine che il prestigio di una città si rafforza anche in ragione della capacità di dimostrare autonomia e autorevolezza nei confronti degli altri soggetti istituzionali. La delibera Regionale 1252 del 12 febbraio scorso va esattamente nel senso opposto”.