BIASSONO – Legambiente non demorde. Era già scesa in campo una prima volta per presentare il ricorso contro la cementificazione prevista dall’amministrazione comunale, ora annuncia che continuerà a dare battaglia dopo la sentenza sfavorevole del Tar (Tribunale amministrativo regionale): per impedire gli insediamenti edilizi nell’area denominata Atr1, quell’enorme spazio verde situato all’estremità ovest della città al confine con Lissone, ora la battaglia si sposta nelle aule del Consiglio di Stato.
L’annuncio è stato dato ufficialmente sabato mattina nel corso di una conferenza stampa.
“Con l’attuazione di questo progetto – spiega Cristina Schiatti, presidente del circolo Legambiente di Biassono -, verrebbero cancellate tutte quelle aree agricole comprese tra via Trento e Trieste e via Misericordia. Ben 307 mila metri quadrati. Noi abbiamo a cuore la difesa dell’ambiente naturale rimasto per avere un vero sviluppo sostenibile. Vogliamo fermare l’ultimo sfregio al nostro territorio. Con l’attuazione di questo progetto il nostro Comune scalerà tutte le infauste classifiche relative al consumo di suolo, ponendosi ai vertici della graduatoria con valori vicini all’80 per cento. Una percentuale elevatissima se consideriamo che il consumo nella provincia di Monza e Brianza è pari al 41 per cento, quello della Lombardia è il 13,4 per cento e quello nazionale vale il 7,65 per cento”.
A indispettire in modo particolare gli ambientalisti è la tesi della sostenibilità ambientale: “L’amministrazione comunale si nasconde dietro questa scusa, ma non considera proprio che con questo progetto Biassono avrà una densità dieci volte superiore alla media nazionale. Una politica fatta di consumo di suolo, senza prevedere la tutela ambientale e il riuso del patrimonio edilizio oggi esistente”.
Da Legambiente nessun cenno alla sparatoria contro le vetrate dello studio che sta seguendo il progetto. Gli ambientalisti, malgrado i colpi siano stati esplosi nella notte tra venerdì e sabato, proprio a ridosso dell’annuncio del ricorso al Consiglio di Stato, escludono che ci sia una correlazione tra le due notizie.