MONZA – Massima trasparenza dei bandi, dei progetti, dello stato di avanzamento dei lavori, anche attraverso la pubblicazione dei documenti inerenti all’attuazione dell’Adp (Accordo di Programma) tra cui le relazioni semestrali del Consorzio al Collegio di Vigilanza (art. 12.2 dell’Adp) e gli Atti della Segreteria tecnica dell’Adp.
E’ questo l’appello che lancia il Comitato per il Parco Cederna e il Comitato la Villa Reale è anche mia. Un appello lanciato in seguito alla vicenda del “ritiro” dei fondi che la Regione aveva stanziato al Consorzio e che, non utilizzati, verranno affidati a Infrastrutture Lombarde per la realizzazione dei lavori.
“Con un accordo fra i Comuni di Monza, Milano e Regione Lombardia, nel 2015 è stata decisa la cessione gratuita a quest’ultima di un terzo del Parco in cambio di un finanziamento di 70 milioni di euro (pari a un terzo del suo valore catastale) da destinarsi a lavori a beneficio dell’intero monumento, Villa Reale compresa – spiegano i portavoce Bianca Montrasio e Roberto D’Achille. La cifra pattuita è scesa a 55 milioni in seguito alla pretesa della Regione di scorporare dal totale 15 milioni versati all’Aci allo scopo di ottenere il rinnovo della titolarità del Gran Premio di Formula 1 per il triennio 2017-2019”.
Ma intanto gli interventi non sono ancora iniziati e i primi 13 milioni versati al Consorzio per una prima parte degli interventi non sono stati utilizzati. “Così che saranno gestiti anch’essi dalla Regione che ha dichiarato di sentirsi libera di “rimodulare” la destinazione di tutti i 55 milioni – proseguono Montrasio e D’Achille – Dichiarazione che ci preoccupa vista la scadenza dell’accordo per il rinnovo del Gran Premio, i costi esorbitanti che esso comporterà e la propensione della Regione a finanziare con soldi pubblici una impresa privata come l’autodromo che versa in pessime acque”.
I due Comitati, che da anni si battono per la difesa del Parco e della Villa Reale intensi come patrimonio della collettività, tornano all’attacco e chiedono che i fondi vengono preventivamente utilizzati per l’attuazione tassativa e rapida di quanto già previsto per la prima fase degli interventi; la manutenzione del verde e alla redazione-attuazione del Piano di Assestamento Forestale; il recupero totale del complesso delle Ville Duriniane Mirabellino e Mirabello, completando il restauro di questa seconda e provvedendo all’acquisizione (promessa dal Demanio e data per certa dal Sindaco precedente e confermata dall’attuale) e al restauro di Villa Mirabellino che versa in uno stato di degrado inaccettabile.
“L’obiettivo è quello di costituire – sulla base di un progetto presentato fin dal gennaio 2015 da venti associazioni culturali e ambientaliste – un osservatorio agro-naturalistico del Parco e dei Parchi storici di valenza internazionale, che manca anche a livello regionale”, precisano.
Inoltre l’invito a una revisione anche del personale chiedendo che “il Consorzio Villa Reale e Parco di Monza sia dotato delle risorse umane, materiali ed economiche adeguate a gestire un monumento della dimensione e importanza della Villa Reale e del Parco di Monza, prendendo a modello gli enti preposti a monumenti di analogo valore e prestigio (Venaria, Schoenbrunn, Versailles) – precisano – Tale organo dovrà essere reso autonomo e preservato da interessi di parte, pubblici o privati; avere un Consiglio composto di persone di adeguata cultura umanistica e scientifica; essere dotato di competenze direzionali specifiche per i diversi aspetti in cui si articola la complessa realtà del monumento: architettoniche, paesaggistiche, naturalistiche, agroforestali, idrogeologiche, faunistiche; avere un direttore scelto con un concorso internazionale, dotato di un curriculum e di competenze specifiche in materia di gestione di beni culturali, di altissimo livello”.