SEREGNO – Una presenza in più sul territorio. Occhi per prevenire le situazioni di degrado ambientale e sociale, persone fondamentali per presidiare le tante aree pubbliche presenti all’interno dei confini cittadini: nel giro di pochi giorni in città entreranno in servizio le cosiddette “Gev”, le guardie ecologiche volontarie che già in altri Comuni della provincia e in importanti polmoni verdi svolgono un ruolo importante di “sentinelle”.
Ad annunciare la novità è stato direttamente il sindaco Alberto Rossi, giovedì sera, nel corso dell’ultima seduta di Consiglio comunale: “Non c’è ancora un accordo sottoscritto, ma quasi ci siamo. Mancano soltanto le formalità”.
Per Seregno si tratterebbe di una prima assoluta. Le guardie ecologiche volontarie, infatti, non erano mai state impiegati in servizi sul territorio. Il loro raggio d’azione, del resto, partito dai grandi parchi della Brianza, poco per volta ha iniziato a espandersi sempre di più sul territorio non solo grazie alla loro disponibilità, ma anche grazie alle amministrazioni comunali che, di volta in volta, mostrando una sensibilità crescente verso le tematiche ambientali, hanno pensato di ricorrere a questa figura.
La dimostrazione che a Seregno si sia ormai a un passo dall’accordo è stata offerta domenica scorsa dalla cerimonia di riapertura del Parco 25 Aprile di piazza Roma. Tra i cinquecento presenti, adulti e bambini, c’erano proprio anche le “Gev”.
A offrire lo spunto al sindaco per rivelare l’importante novità è stato Edoardo Trezzi, capogruppo della Lega, che nell’ambito della discussione sulla mancanza di sicurezza in città ha puntato il dito sulla riapertura del Parco 25 Aprile, con un avvertimento: “Sono felice che il parco sia di nuovo fruibile, ma quell’area dev’essere restituita per sempre ai nostri bambini e alle nostre famiglie. Non alla gentaglia che spaccia sostanze stupefacenti e nemmeno a quella che consuma alcolici in luoghi pubblici, creando soltanto degrado e insicurezza”.
“Tra le motivazioni che avevano portato alla chiusura del parco – ha replicato il sindaco – se non ricordo male non c’erano soltanto i lavori che doveva eseguire un privato, ma anche una situazione di degrado non più sostenibile. Ora con le guardie ecologiche volontarie risolveremo questo problema. Ci garantiranno la presenza necessaria tenendo alla larga i malintenzionati perché il verde pubblico torni a disposizione della comunità”.
Oltre al Parco 25 Aprile, naturalmente, i volontari si occuperanno anche delle altre aree dislocate sul territorio, con un ulteriore beneficio: liberare da questo impegno le pattuglie della Polizia locale che, con frequenti passaggi o con un presidio fisso, attualmente sono impiegate in questo compito. In futuro, tra viabilità e compiti di sicurezza pubblica, potranno dedicarsi ad altre attività.