LISSONE – Tari meno cara per le utenze non domestiche: rispetto allo scorso anno, la differenza nell’importo dovuto sarà mediamente fra il 3 e il 4%. Il Consiglio comunale, nella seduta di giovedì 28 febbraio, ha approvato il piano finanziario per la determinazione dei coefficienti di calcolo e delle tariffe della Tassa sui rifiuti (Tari).
La riduzione della Tariffa è superiore al 3% per le utenze non domestiche (aziende, esercizi pubblici, negozi) mentre rimane sostanzialmente invariata per quelle domestiche.
“Una scelta che va a vantaggio delle attività pur nel rispetto dei parametri imposti dalla legge – afferma Domenico Colnaghi, assessore alle Risorse finanziarie – Siamo riusciti a diminuire ulteriormente la Tari venendo incontro soprattutto alle attività commerciali. La tariffa rimane invariata per le utenze domestiche, un risultato importante alla luce dei costi crescenti inerenti il ciclo del rifiuto”.
“La Tari rimane invariata per le utenze domestiche nonostante la scarsa valorizzazione della carta e l’aumento dei costi per lo smaltimento rifiuti – aggiunge il sindaco Concettina Monguzzi – inoltre l’amministrazione comunale, con l’ausilio delle Gev (guardie ecologiche volontarie) e dei Vigili ecologici, svolge una costante attività di controllo sull’esatto conferimento dei rifiuti. Tale attività verrà estesa nel corso del 2019 con ulteriori benefici a livello di quantità e qualità di rifiuti conferita e quindi di risparmio della tariffa”.
Il mantenimento dell’aliquota per le utenze domestiche è per gran parte “merito” proprio dei cittadini lissonesi: con l’incremento della raccolta differenziata giunta al 78% (a fronte della media lombarda del 69%), si è così potuto contenere l’incremento dei costi legati allo smaltimento del rifiuto indifferenziato, stimato da Gelsia in circa 400.000 euro.
“Abbiamo evitato un possibile incremento della tariffa di almeno l’8% per le utenze domestiche – aggiunge Colnaghi – per le utenze non domestiche si avrà un risparmio grazie alla esatta ripartizione delle unità e superfici e della suddivisione fra parte fissa e parte variabile della tariffa”.
Il costo finale di riferimento per la tariffazione della Tari 2019 sarà a Lissone meno di 5.140.000 euro, di cui il 60% a carico delle utenze domestiche e il rimanente 40% a carico delle utenze non domestiche; tale suddivisione rispecchia la reale distribuzione dei rifiuti prodotti.
A livello statistico la tariffa verrà suddivisa per un importo complessivo di 111,68 euro per abitante; nel 2018, lo stesso valore era di 112.73 euro. Un importo inferiore a quello della spesa media pro capite in Lombardia, superiore ai 156 euro. Una famiglia lissonese di 3 persone, rispetto ad una famiglia lombarda, ha un risparmio medio statistico di circa 135 euro all’anno per la sola Tari.
Dalle simulazioni degli uffici finanziari del Comune emergono risparmi per le utenze non domestiche nel confronto fra 2018 e 2019. Un ortofrutta di 75 metri quadrati pagherà 1.276 euro nel 2019 anziché i 1.321 del 2018, un ristorante con superficie di 175 mq verserà 2.313 euro anziché 2.395, un supermercato di 220 mq avrà un risparmio di circa 60 euro con un dovuto complessivo di 1.248 euro.