LISSONE – “Educatore appassionato, da sempre si è distinto per la sua empatia con i più giovani e per la sua impagabile capacità di oltrepassare barriere e ostacoli di carattere generazionale, culturale e sociale”. Per queste ragioni, il presidente dell’Oratorio San Giuseppe Artigiano di Lissone, Norberto Erba, è stato insignito del premio speciale “Fa’ la cosa giusta” dal comitato di Milano del Centro Sportivo Italiano.
Presenti sul palco durante la premiazione anche il sindaco di Lissone Concettina Monguzzi e l’assessore allo Sport, Renzo Perego.
Durante la cerimonia svoltasi nell’Auditorium Testori a Palazzo Lombardia, oltre al premio speciale consegnato al presidente dello SGA, sono stati consegnati i 50 premi di “Campione nella Vita 2019” e i premi alla memoria ad Andrea Ancidei e Walter Pirovano. Ad applaudire i premiati, oltre ad amici e familiari, i componenti della giuria d’onore, presieduta da don Mario Antonelli.
“Da due anni sostiene e aderisce al progetto Sport Inside con convinzione e grande disponibilità – prosegue la motivazione del premio speciale “Fa’ la cosa giusta” – Uomo generoso e determinato, da oltre otto anni guida la società sportiva di Lissone. Ha dato accoglienza a ben 10 ragazzi richiedenti protezione internazionale che hanno giocato stabilmente nelle squadre della sua società”.
Venerdì 8 marzo Norberto Erba sarà nuovamente celebrato in occasione dell’apertura di “Fa’ la cosa giusta!”, la grande fiera nazionale del consumo critico e degli stili di vita sostenibili. La sedicesima edizione dell’evento si svolgerà a Milano dall’8 al 10 Marzo, nei padiglioni di Fieramilanocity.
“Il riconoscimento a Norberto Erba è il giusto omaggio per la passione, l’energia e la dedizione con cui da sempre si adopera per lo SGA – sottolineano il sindaco Monguzzi e l’assessore Perego – sono comportamenti come i suoi che permettono ad una comunità di crescere, di sentirsi più unita ed animata dalla volontà di conoscere l’altro senza barriere e pregiudizi. Norberto Erba è proprio come viene descritto nella motivazione del premio: «Testimone e prova vivente che esiste e può esistere un mondo sportivo aperto, accogliente e al servizio della persona umana»”.