BIASSONO – Un edificio storico, un intervento di riqualificazione ormai completato e un immobile rimasto inutilizzato. Con un giallo finale: l’affidamento di un incarico per stimare il corretto valore di mercato di “Ca’ dei Bossi”, per tutti semplicemente Villa Bossi. “Di fronte al silenzio dell’amministrazione comunale – affermano gli esponenti di Biassono Civica, che siedono tra i banchi della minoranza – prendiamo la parola noi. Per dire che ci sembra il solito pasticcio della Lega che governa la città. Un amministratore avveduto si propone una finalità e investe i soldi conseguentemente. Qui, invece, prima spendono i quattrini, poi si chiedono che cosa possono fare con il bene che hanno tra le mani. In questo caso, purtroppo, pare che non abbiano la minima idea su come comportarsi”.
Al centro della questione l’utilizzo dell’immobile, che è stato completamente riqualificato con una spesa milionaria. Intervento reso possibile anche grazie a finanziamenti da parte della Provincia di Monza e Brianza e della Fondazione Cariplo, poiché edificio finalizzato alla realizzazione di un “distretto culturale avanzato”.
“Al di là della definizione – commentano da Biassono Civica – purtroppo del progetto non si sa nient’altro. O, meglio, si sa che l’intervento di riqualificazione si è già concluso da un paio di anni, salvo un contenzioso ancora aperto con l’impresa, ma poi dell’idea originaria non si è fatto più nulla”.
L’amministrazione comunale, a onor del vero, ha provato a ricercare un soggetto interessato attraverso la pubblicazione di alcuni bandi. Andati però deserti. “Adesso dicono che c’è qualcuno disposto a insediarsi – commenta l’opposizione – ma non dicono chi. Non si sbottonano. Di certo c’è solo una struttura finita e completamente vuota, con l’amministrazione comunale che vorrebbe imporre un contratto di affitto oneroso di 9 anni: partendo da 6 mila euro annui per crescere, in modo progressivo, fino ai 20 mila euro annui per le ultime due stagionalità. Chi subentra, però, oltre a questi quattrini deve farsi carico anche di tutte le utenze e, particolare di non poco conto, dovrebbe salvaguardare gli affreschi contenuti nell’immobile”.
Di fatto è ora spuntato questo affidamento di un incarico da 3 mila euro per definire il corretto valore di mercato. Iniziativa che lascerebbe supporre la volontà di cedere definitivamente l’immobile a terzi.
“Purtroppo – affermano gli esponenti di Biassono Civica – il dubbio è legittimo, ma la strada ci sembra difficilmente percorribile. Crediamo che non sia possibile alienare l’immobile, visto che i finanziamenti incassati erano giustificati dall’idea del distretto culturale avanzato. A meno che, con il ricavato di un’eventuale vendita, il Comune non decida di risarcire la Provincia e la Fondazione Cariplo restituendo tutti i soldi ricevuti. A noi l’unica strada percorribile sembra quella di spostare in Villa Bossi la biblioteca. Cosa che non avverrà mai per partito preso, visto che la proposta non è partita dalla maggioranza. Vediamo un po’ che idee hanno in testa, ammesso che ne abbiano una. Intanto non ci resta che rilevare come il Comune abbia speso circa 2 milioni e mezzo di euro senza avere definito un progetto di utilizzo di quel bene. Tanto pagano i cittadini”.