LIMBIATE – Una donna realmente esistita e un romanzo che racconta le sue gesta e l’oblìo. Un dialogo e una riflessione a Limbiate per riflettere in occasione della Giornata internazionale della donna. L’appuntamento è per oggi, venerdì 8 marzo con inizio alle 18.30, nella sala consiliare di villa Mella (via Dante, 38). All’iniziativa, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’associazione “Il Mandorlo”, parteciperanno Vito Patti (presidente dell’associazione), Elena Centemero (assessore alla Cultura e Pari opportunità) e Maria Teresa Valugani che dialogherà con Maria Attanasio, autrice del romanzo “La ragazza di Marsiglia”.
Il testo narra le vicende di Rosalia Montmasson, unica donna che partecipò alla Spedizione dei Mille. Chi era quest’oscurata protagonista del Risorgimento? Una ragazza che incontra e si innamora di un giovane rivoluzionario pieno di sé, e per amore lo segue in tutte le avventure fino a quando lui l’abbandona? Oppure un’intransigente repubblicana che si lega a un patriota, che alla fine ne tradisce gli ideali?
Per vent’anni Rosalia Montmasson fu moglie di Francesco Crispi, che seguì in tutti gli esili, condividendone azione e utopia, senza paura e senza riserve, facendosi cospiratrice e patriota al servizio della causa mazziniana. Si erano incontrati a Marsiglia: lui esule in fuga dalla Sicilia borbonica, lei lavandaia stiratrice che si era lasciata alle spalle l’asfittico paesino d’origine dell’Alta Savoia. Diventata mazziniana anche lei, entrò a poco a poco nella vita di riunioni e di azioni clandestine di lui, perfino le più rischiose e forse terroristiche, giungendo ad assumere un proprio ruolo, stimato anche da Mazzini.
Poi l’impresa garibaldina, l’Unità, e la svolta monarchica di Crispi. Le divergenze e i contrasti tra Francesco e Rosalia si accentuarono, ormai la ragazza di Marsiglia è solo un impiccio sentimentale e politico per lui, che nel 1878 – divenuto potente ministro – riuscì con cavilli formali e l’avallo di una compiacente magistratura a farsi annullare il matrimonio. Da quel momento, Rosalia Montmasson fu fatta sparire dalla vita di Crispi, dai libri, e dalla memoria collettiva, una totale rimozione dalla storia risorgimentale che si è protratta fino a oggi.
A lei Maria Attanasio restituisce voce e identità in questo avvincente romanzo sulla libertà di pensiero, che è quasi una storia al femminile sul processo unitario italiano: il ritratto in grande di una donna in grande, dipinta quale immagine del Risorgimento perduto, della sua parte sconfitta e più bella.
L’ingresso all’incontro letterario, naturalmente, è libero e gratuito per tutti.