SEREGNO – Si è presentato alle elezioni nella consapevolezza che, in caso di successo, i problemi per lui sarebbero stati all’ordine del giorno. Il sindaco Alberto Rossi, però, forse non si sarebbe mai aspettato di trovare subito sul tavolo una pratica spinosa come quella degli immobili di edilizia residenziale pubblica. Piena di problemi e con il carattere dell’urgenza, perché ogni giorno che passa è disagio che si somma per gli inquilini che vi risiedono. Gli alloggi del Comune, infatti, versano in pessime condizioni. Saranno soldoni da sborsare già per tamponare le prime emergenze.
“Uno dei primi atti dopo il mio insediamento a metà luglio – racconta il sindaco – è stato visitare le case di via Hugo per comprendere lo stato di una situazione che si trascina da molti anni. Sia io personalmente sia ancor di più l’assessore Laura Capelli (con delega alle Politiche sociali e alle Politiche per la casa) abbiamo incontrato più volte i residenti. La situazione è davvero complessa: non si tratta infatti di immobili vetusti, ma di edifici relativamente recenti. Sono stati però realizzati in una modalità che il Comune di Seregno ha da subito considerato non a regola d’arte, anzi insoddisfacente”.
Dopo una prima sentenza che ha visto riconosciuta la fondatezza delle tesi del Comune, da risarcire con un indennizzo, la questione è ora finita in appello. Una data certa, o almeno verosimile, sulla conclusione della vertenza legale è difficile da ipotizzare. Nel frattempo gli immobili sono stati comunque assegnati, vista la situazione di emergenza abitativa, ma non si è mai provveduto ad affrontare le problematiche legate soprattutto ad infiltrazioni, umidità e muffe.
“Per via Victor Hugo – spiega Rossi – abbiamo previsto due fasi di intervento. La prima, quella tutto sommato più semplice, è pianificata già per il mese di aprile. Consisterà nell’effettuazione di lavori di eliminazione di muffe e tracce di umidità per rendere gli ambienti più vivibili e più salubri. La seconda, decisamente più importante come investimento economico e come tempi realizzativi, prevede il rifacimento del cappotto esterno dell’edificio. Nello schema di bilancio preventivo, che sarà sottoposto nei prossimi giorni all’approvazione del Consiglio Comunale, abbiamo già stanziato 600 mila euro espressamente destinati alla sistemazione di questi edifici”. Molto probabilmente non basteranno per risolvere completamente il problema.
Diversa invece la questione degli immobili di via Vivaldi. “Sono molto vecchi – sottolinea l’assessore Capelli -, vogliamo comprendere quali siano le problematiche manutentive più rilevanti e, con la collaborazione dei residenti, individuare le modalità per affrontarli. Non ci nascondiamo che sarà un lavoro articolato, ma confidiamo anche nella collaborazione di tutti per poter complessivamente migliorare le condizioni degli inquilini”.
Un primo confronto dovrebbe avvenire già nei prossimi giorni. Anche in questo caso, con ogni probabilità, saranno necessari più incontri per avere un quadro completo di tutte le criticità e per individuare le priorità d’intervento. Poi, naturalmente, l’amministrazione comunale sarà chiamata a fare i salti mortali per reperire le risorse necessarie. Almeno quelle per tamponare i maggiori disagi.