GERMIGNAGA – Abilissimo a entrare nell’abitazione per un furto, ma anche sprovveduto: un ladro è stato smascherato grazie allo spuntino che si è concesso in quella casa, grazie al dna rintracciato sulle stoviglie utilizzate per mangiare.
Il colpo risale alla settimana di Natale dell’anno 2014. Il malintenzionato, un albanese di 26 anni già noto alla giustizia, era riuscito a entrare nelle abitazioni di due sorelle approfittando della loro assenza. Indisturbato ha messo a soqquadro gli appartamenti, mettendo insieme gioielli e soldi per un valore complessivo di circa 10 mila euro.
Non gli è bastato. Invece di fuggire subito, preso dalla fame, ha deciso di aprire anche il frigorifero. Non ha messo in bocca la prima cosa che ha trovato: si è messo al tavolo con piatti, bicchiere e posate. E ha commesso una leggerezza incredibile.
Il furto, infatti, era stato messo a segno in modo perfetto. Gli inquirenti, però, grazie a tracce di saliva sulla forchetta, sono riusciti a risalire al dna e, di conseguenza, alla sua identità.
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Varese, di fronte all’evidenza, ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Trovare l’albanese non è stato difficile. L’atto gli è stato notificato in carcere a Pesaro dov’è detenuto per altri reati.