Superata la soglia dei 140 miliardi nell’anno 2018 per Milano Monza Brianza e Lodi, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e da Promos Italia. Una crescita del 5,6% rispetto ai 133 miliardi dello scorso anno, pari a 384 milioni al giorno. In particolare le esportazioni di 57 miliardi sono cresciute rispetto ai 55 miliardi dello scorso anno, +5,3%. Anche l’import di 83 miliardi è aumentato rispetto all’import di 78 miliardi dello scorso anno, +5,8%.
Prevale Milano con 112 miliardi di scambi, +5,7% poi Monza e Brianza con 18 miliardi, stabile e poi Lodi con 10 miliardi, +16,7%. Per export Milano vale 44 miliardi di euro circa (+6,4%), Monza Brianza 10 e Lodi 4 miliardi (+18,5%). L’export è guidato dal settore manifatturiero, soprattutto da macchinari (16,6% del totale), moda (13,5%), chimica (12,2%) e farmaceutica (10%). Nell’import computer e apparecchi elettronici (19,1% del totale).
L’export di Milano, Monza Brianza e Lodi raggiunge soprattutto l’Unione Europea (25 miliardi su 57). Tra i principali Paesi partner Stati Uniti (quasi 6 miliardi), Germania e Francia (5 miliardi circa), Svizzera (4,5 miliardi). Raggiunge quasi i 3 miliardi anche l’export in Cina. Per import prevalgono Germania (17,4 miliardi) e Cina (9,2 miliardi). Emerge da un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia sui nuovi dati Istat per l’anno 2018.
Il quadro nazionale. La Lombardia nel 2018 ha esportato 6,3 miliardi in più rispetto all’anno 2017 (+5,2%). Supera così i 127 miliardi di euro e vale oltre un quarto (27,4%) del totale italiano che è di 463 miliardi. Precede il Veneto e l’Emilia Romagna (13,7% nazionale). L’import lombardo nel 2018 raggiunge quasi i 134 miliardi di euro (+6,7%), circa un terzo del totale italiano (31,6%).
“I Paesi europei si confermano mercati di riferimento per il business estero delle imprese lombarde – commenta Alessandro Gelli, direttore di Promos Italia – Si consolidano mercati come Stati Uniti e Cina e si mantiene l’interesse verso Giappone e Medio Oriente. Questo trend positivo dell’export rafforza il nostro impegno nei confronti delle imprese affinché possano affrontare con successo il processo di internazionalizzazione – prosegue Gelli – Ciò avviene mettendo a disposizione strumenti in grado di sviluppare la conoscenza dei mercati target, dei partner commerciali e delle procedure corrette per favorire l’ingresso nel mercato”.