MEDA – Niente da fare. Contro l’AlbinoLeffe il Renate non riesce davvero a vincere. Gli orobici passano a Meda con un penalty molto generoso trasformato da Cori, poi si limitano a contenere le sfuriate dei nerazzurri, che perdono una sfida fondamentale in modo a dir poco immeritato. AlbinoLeffe che prende le pantere a quota 32, ci sarà da soffrire fino all’ultima giornata per centrare l’agognato traguardo salvezza.
E’ il primo di cinque scontri diretti consecutivi per le pantere nerazzurre, chiamate a raccogliere più punti possibili per archiviare nel migliore dei modi il discorso salvezza. Contro la bestia nera Albinoleffe (4 k.o. negli ultimi 5 scontri diretti) si apre il ciclo-verità per i ragazzi di Aimo Diana, che deve fare a meno degli infortunati De Sena, Doninelli e Caccin, con Piscopo in Malesia assieme alla nazionale U23 australiana. Recuperati invece Teso e Saporetti, indisponibili a Imola. Come contro i rossoblu il modulo resta il 3-5-2 con Venitucci supporto di Spagnoli e Saporetti che di fatto rientra nello starting eleven dando un giro di riposo al sin qui onnipresente Vannucci. Modulo speculare per i seriani, che perdono all’ultimo Mondonico (al suo posto Sabotic) e che a centrocampo operano minimo turnover, con Giorgione che fa accomodare Romizi. In attacco il totem Cori con Kouko a svariargli attorno.
Il match, come da copione, non parte su ritmi elevatissimi, ma al 10′, su una palla persa da Quaini, l’AlbinoLeffe si crea una buona chance, capitalizzata però da malino da Cori, che apre troppo il destro e manda sul fondo. Col passare dei minuti, sono gli uomini di Diana a prendere in mano il pallino del gioco, con un atteggiamento sicuramente più propositivo che costringe i bergamaschi sulla difensiva senza soluzione di continuità. Al 31′ la miglior occasione creata dai padroni di casa. Quaini al limite appoggia a Spagnoli, no look immediato per il rimorchio di Caverzasi che spara però addosso a Cortinovis in uscita. Renate che si mantiene in proiezione offensiva e che al 36′ gestisce in modo rivedibile una situazione di ripartenza quattro contro tre, con Simonetti che non azzarda la conclusione e scarica a Venitucci, il cui sinistro viene però smorzato da Gavazzi. Seriani che si fanno rivedere al 41′ con una bella sforbiciata di Giorgione (Cincilla respinge come può), e che al 44′ si vedono assegnare un penalty per il contatto – a dire il vero molto lieve… – tra Priola e Kouko. Dagli undici metri Cori la mette all’angolino, Cincilla di allunga ma sfiora soltanto. Albinoleffe in vantaggio, un bonus assai generoso per quanto visto nei primi 45′.
Secondo tempo che comincia con gli stessi 22 protagonisti e con il Renate che quanto meno ci prova a fare la partita. Difficile trovare varchi nell’area bluceleste super intasata, ma la sensazione è che le pantere stiano dando tutto quello che hanno in una situazione di assoluta emergenza, soprattutto nel reparto offensivo. Al 12′ AlbinoLeffe che prova a mettere il punto esclamativo: Kouko parte largo a sinistra, si accentra e con il destro a giro va ad una manciata di centimetri dal palo coperto da Cincilla. Al 17′ mister Diana si gioca la carta Gomez. Il “papu”, in condizioni a dir poco precarie, stringe i denti per l’ultima mezzora in cui il modulo passa dal 3-5-2 al 3-4-1-2 con Venitucci dietro la coppia Spagnoli-Gomez. Il tempo corre impietosamente, c’è anche Pattarello per gli ultimi 20′ in cui il Renate non può badare a tatticismi. Ed è l’attaccante del Bologna, un paio di minuti dopo l’ingresso, a calciare alto da posizione defilata. Aimo Diana butta nella mischia anche Finocchio ed esaurisce i cambi a disposizione, ma il bunker seriano non viene scalfito. Al 38′ mischia furibonda nell’area di rigor ospite, con Rossetti che prova a calciare in un nugolo di gambe, ma senza riuscire a impattare la sfera. Davvero poco o nulla da imputare ai brianzoli, che stanno provando in tutte la maniere a pervenire al pareggio. Il primo di cinque spareggi-salvezza non arride al Renate, che domenica dovrà cercare di ripartire, a testa bassa, sul campo del Gubbio.