“Nei primi tre mesi dell’anno il nuovo orario ha dato i risultati attesi e il piano d’emergenza scattato con l’entrata in vigore dell’orario invernale il 9 dicembre scorso, con la sostituzione di 141 treni con meno di 50 passeggeri con dei bus, sta producendo effetti positivi su tutto il servizio regionale. Un trend di miglioramento che deve però proseguire e crescere costantemente anche nei prossimi mesi, condizione indispensabile per uscire entro due anni dalla situazione di emergenza nel rispetto della programmazione e degli obiettivi prefissati. Come Commissione monitoreremo con attenzione e puntualità l’evoluzione della situazione”.
Lo ha sottolineato il presidente della Commissione regionale Territorio e Infrastrutture Angelo Palumbo (Forza Italia) al termine dell’incontro tenuto nella mattinata di ieri, giovedì 21 marzo, con l’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri. Nel suo intervento Piuri ha spiegato che oggi l’indice di puntualità è superiore all’82%, superiore di sette punti percentuali rispetto a quello registrato prima del cambio orario, mentre le soppressioni giornaliere ora sono meno di 40, quando prima erano 120, con una riduzione percentuale scesa dal 5% all’1,7%.
“Abbiamo ridato affidabilità e regolarità a un sistema che ogni giorno muove oltre 800mila passeggeri – ha detto l’amministratore delegato di Trenord -. Ora vogliamo tornare a fare correre più treni rispetto al cambio orario del 9 dicembre, ma senza tornare alla stessa identica offerta precedente. Abbiamo avviato un ragionamento in vista del cambio orario di giugno. La proposta è di rimettere da subito il 30-40% dei treni oggetto della rimodulazione a dicembre, laddove la domanda lo rende più ragionevole. Stiamo inoltre discutendo con Trenitalia per ricevere entro il 2019 altri 8 treni nuovi, 5 rock e 3 pop, e 20 usati – ha precisato Piuri -. I benefici più significativi si dovrebbero percepire tra ottobre e novembre”.
Dalla relazione dell’amministratore delegato di Trenord si evince come in particolare sulla linea S9 (linea Saronno-Seregno-Milano-Albairate) la puntualità è salita in maniera molto significativa, ovvero dal 68% all’86%, con una crescita di ben 16 punti percentuali: sulla Milano-Cremona-Mantova la puntualità è salita dal 70% all’87%; sulla Milano-Pavia-Stradella dal 59% all’80%; sulla S8 Milano-Carnate-Lecco dal 63% al 77%; sulla S13 MilanoBovisa-Pavia dall’81% all’89%. La S11 Chiasso-Como-Milano resta invece la linea più problematica e quella che ha registrato il minore aumento della puntualità pari solo al 6%, passando dal 60 al 66%: dato su cui incidono negativamente i lavori di potenziamento della stazione di Chiasso e la vetustà del materiale rotabile di questa linea.
Per quanto riguarda i nuovi convogli, Piuri ha confermato come, a partire dall’anno prossimo, inizieranno ad entrare in servizio i 161 nuovi convogli acquistati da FNM e Regione Lombardia, al ritmo di 20 ogni anno.
“L’obiettivo della riorganizzazione – ha confermato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, Claudia Terzi – è sicuramente quello di aumentare il numero delle corse ferroviarie, e non quello di sopprimerle o sostituirle con il servizio su gomma. La situazione sta evolvendo positivamente, continueremo a lavorare perché i benefici possano essere sempre maggiori nel tempo”.
Apprezzamento per il lavoro svolto in questi mesi e per i risultati conseguiti è stato espresso negli interventi dei Consiglieri di maggioranza Luca Del Gobbo (Noi con l’Italia), Andrea Monti e Marco Mariani (Lega). Quest’ultimo ha voluto ricordare come “il miglioramento della qualità del servizio in ogni caso non dipende solo da Trenord, che non ha competenze sugli interventi di miglioria nelle stazioni e sulle banchine così come nell’immissione di nuovo materiale rotabile, che compete invece a Rfi”.
“Puntualità e sovraffollamento restano problemi ancora molto seri – ha lamentato Pietro Luigi Ponti (PD) – ma per risolverli sono necessari più treni e più binari, e quindi investimenti infrastrutturali sulla cui entità e tempistica servono maggiori certezze e chiarezza”.
Per Simone Verni e Nicola Di Marco (M5Stelle) “Trenord deve garantire una gestione più efficiente e puntuale rispetto allo stato attuale, tenendo conto che la priorità deve essere sempre quale di garantire un servizio che non può essere messo in discussione da mere logiche di contabilità aziendale”.
Infine Niccolò Carretta (Lombardi Civici Europeisti) ha sottolineato come da parte della maggioranza ci sia stata “piena ammissione sul fatto che la situazione ereditata dalla precedente gestione fosse disastrosa, ma non dobbiamo dimenticare che le responsabilità politiche sono sempre le stesse”.