MONZA – L’Enpa dà i numeri… del 2018. Un anno intenso quello che ha visto protagonisti i 197 volontari dell’Ente nazionale protezione animali di Monza. Il bilancio dell’anno scorso fornisce il quadro di un’associazione molto attiva e presente sul territorio. Su vari livelli.
Dati alla mano per quanto riguarda i cani nel 2018 gli ingressi sono stati 496, le uscite 421 (al 31 dicembre erano 65 i cani ospitati nel rifugio), 10 interventi chirurgici, 124 sterilizzazioni e 162 inserimenti di microchip. Nel gattile invece sono giunti 837 mici, usciti 711 (al 31 dicembre erano presenti 62 gatti), 54 interventi chirurgici, 402 sterilizzazioni e 537 inserimenti di microchip.
Ma nel 2018 al rifugio dell’Enpa monzese sono entrati anche 15 pesci rossi, un pitone e 3 topo. Un lavoro intenso quello svolto dal sodalizio che, guidato da Giorgio Riva conta sull’ausilio di 725 soci e 197 volontari. Instancabili amanti degli animali che nel corso dell’anno, in occasione della periodiche giornate du raccolta pappe hanno raccolto 3.482 kg di cibo per gli animali presenti nel canile gattile.
“È stato un anno ricco di sfide ma anche di soddisfazioni, non ultimo l’avvio la scorsa primavera dei nostri programmi educativi – si legge nella nota stampa – “Animali: conoscerli per rispettarli” e “ENPAtia, il valore del rispetto”. Il 2018 ha visto anche la firma del patto per la realizzazione e gestione da parte di Enpa di un’oasi di biodiversità che sta prendendo forma di fianco al canile”.
Il parco canile-gattile di Monza, infatti, non si può definire semplicemente un luogo per ospitare, curare e riabilitare gli animali abbandonati, feriti o salvati da maltrattamenti, in attesa di trovare loro una nuova casa, ma è sempre di più parte integrante della nostra comunità, con un occhio particolare alle nuove generazioni, gli zoofili di domani, grazie al nostro costante impegno nell’offrire ai cittadini, grandi e piccoli, una sempre maggiore gamma di attività ed eventi educativi e ricreativi e la possibilità di migliorare le proprie conoscenze etologiche e culturali.
Per quanto riguarda l’aspetto sociale va registrato il consolidamento dei programmi di Lavori di Pubblica Utilità presso le strutture di Via San Damiano, previsti dalla normativa vigente come pena sostitutiva al carcere o a una sanzione pecuniaria. O il progetto di Alternanza Scuola-Lavoro, una preziosa esperienza formativa per i giovani. O, ancora, l’opportunità data ai ragazzi diversamente abili di partecipare attivamente alla vita della sezione.