BUSTO ARSIZIO – Umiliazioni, botte e segregazione in casa: era questa da anni la vita di un marito residente in provincia di Varese, per la cui moglie aguzzina ora il giudice per le indagini preliminari di Busto Arsizio, Piera Bossi, ha disposto l’imputazione coatta.
L’uomo, in realtà, alla fine aveva denunciato la situazione, ma il Pm aveva disposto l’archiviazione per via della ritenuta non particolare gravità delle condotte. I legali dell’uomo però hanno fatto opposizione e il Gip ha ribaltato il giudizio.
La donna, alcolista, secondo quanto emerso maltrattava l’uomo da anni (tre quelli presi in considerazione, dal 2015 al 2018) insultandolo, malmenandolo, facendogli subire angherie (come spegnergli i mozziconi di sigaretta nei piatti mentre mangiava) e lo aveva costretto a trasferirsi in taverna.
Tra i due era intervenuta una separazione ma per motivi economici avevano dovuto restare sotto lo stesso tetto.