MONZA – Visitare le città d’arte con i bambini può rivelarsi un’esperienza unica e coinvolgente. Basta saperli incuriosire e coinvolgere. Perché l’arte, la storia, le tradizioni sono un patrimonio che fin da piccoli bisogna tramandare, naturalmente con modalità e un approccio adatto all’età del visitatore.
Questa la filosofia che c’è dietro al progetto “Guida di Monza per piccoli turisti” (Arpeggio Libero Editrice) con i testi di Stefania Scaini, i disegni di Ellen Locatelli, la grafica e l’impaginazione di Elisabetta Scotti, e la prefazione a cura dell’appassionato di storia monzese Ettore Radice. Un progetto editoriale nuovo e curioso che sarà presentato domani, sabato 30 marzo, alle 17.30 al Primo Piano Nobile della Villa Reale.
La tappa monzese è sola l’ultima di una serie di guide turistiche pensate per i più piccoli alla scoperta di città come Milano, Roma, Mantova, Bologna, Matera e Venezia. Adesso è la volta della città di Teodolinda formato… bambino.
La guida è pensata per bambini di età compresa tra i 6 e gli 11 anni. Scritta con un linguaggio familiare ai piccoli, arricchita da disegni, giochi e indovinelli, è un viaggio alla scoperta di Monza e dei suoi tesori. Un manuale prezioso sia per i turisti che arrivano a Monza insieme ai loro bambini, sia per i piccoli brianzoli che vogliono scoprire Monza giocando e divertendosi.
Tante le curiosità raccontate con quel linguaggio adatto a un bambino delle elementari: dalla storia di quello che un tempo era il Castello di Monza e poi smantellato continua a “vivere” nelle mura del Parco realizzate appunto con i mattoni del castello; la leggenda delle rane della fontana di piazza Roma (con una rana protagonista della copertina del libro), con una lunga passeggiata dal centro storico in Villa Reale. Poi anche spunti curiosi sulla città: come l’aneddoto sulla Monaca di Monza fin da piccola introdotta all’ambiente ecclesiale perché il papà la faceva giocare con bambole vestite da suora.
Barbara Apicella