MONZA – “Siamo consapevoli che l’introduzione della pensione con ‘Quota 100’ e del reddito di cittadinanza hanno generato un aumento significativo del lavoro in carico all’Inps, ma l’esigenza di rispondere ai cittadini che stanno richiedendo queste prestazioni dovrà essere gestita senza penalizzare gli altri lavoratori e pensionati”. Ad affermarlo è Davide Cappelletti, direttore di Inca-Cgil di Monza e Brianza.
“Dopo i pesanti ritardi degli ultimi due anni nella gestione a livello centrale delle certificazioni su precoci e Ape – continua Cappelletti –, siamo sorpresi positivamente dalla celerità con la quale l’Inps sta liquidando o respingendo le domande di ‘Quota 100’. Inps, con enormi sforzi delle agenzie territoriali, definisce le domande addirittura prima della decorrenza pensione e ha previsto, con il messaggio n. 1008/2019, per le pensioni in ‘Quota 100’ con decorrenza dal 1 aprile 2019, che la liquidazione sarà possibile anche solo sulla base di quanto dichiarato dal lavoratore, in relazione alla cessazione del rapporto dipendente, durante la fase di presentazione della domanda”.
“Una positiva novità che si auspica non distolga l’istituto dalla gestione ordinaria”, aggiunge Cappelletti, che rimarca i ritardi “nella definizione delle domande di pensione dei dipendenti pubblici, delle domande di ricongiunzione o di riscatto, di aggiornamento degli estratti contributivi dei dipendenti pubblici, delle certificazioni di Ape e precoci, di liquidazione degli ammortizzatori sociali” e di altre prestazioni simili.
“L’istituto di previdenza – sottolinea Cappelletti – deve in ogni caso garantire la tempestiva liquidazione di tutte le prestazioni, con particolare attenzione a quelle di notevole rilevanza sociale, come l’ape sociale o la pensione anticipata per i precoci, che assicurano una pensione a lavoratori ritenuti meritevoli di tutela, come i disoccupati o chi ha gravi disabilità”.
Un tema che si intreccia anche con lo sblocco delle assunzioni, più volte richiesto dalla Cgil. A ribadirlo è Walter Palvarini, segretario generale della Funzione Pubblica della Cgil di Monza e Brianza: “Con carenza di personale sono a rischio i servizi pubblici, per questo motivo, come Funzione Pubblica, abbiamo lanciato la campagna per le assunzioni”.
“Siamo preoccupati per la situazione dei servizi pubblici anche in Brianza, sono anni – spiega Palvarini – che il lavoro pubblico vede una importante e costante riduzione degli organici ed in alcuni settori siamo davvero in una situazione critica. Pensiamo, solo ad esempio, ai vigili del fuoco o alla sanità. Negli ultimi dieci anni la pubblica amministrazione ha sostituito il 40% dei pensionandi, non garantendo neanche il turn over”. E l’Iinps, in questo senso, non fa eccezione: gli organici, già in affanno, potrebbero vedere un ulteriore dimagrimento frutto delle prevedibili uscite proprio in virtù di ‘Quota 100’.
“Chiediamo di sbloccare subito le assunzioni – conclude Palvarini –. Sarebbe grave mettere a rischio i servizi”.