MONZA – In pizzeria non si va (solo) per mangiare: ma anche per conoscere nuovi amici (o chissà magari anche l’anima gemella), per promuovere il proprio business, per divertirsi e cantare prendendo la chitarra (sempre accordata) appesa sul muro tuffandosi nelle indimenticabili canzoni della nostra gioventù.
E’ questo lo spirito che c’è dietro Michelangelo’s la pizzeria inaugurata sei mesi fa in via Buonarroti 115 (il nome in onore di Michelangelo Buonarroti) e dove, oltre all’aspetto prettamente culinario, si cela anche la volontà di trasformare il locale in un luogo di aggregazione.
Non un’idea folle: dietro al progetto l’esperienza di successo dell’applicazione della stessa filosofia nel ristorante Volo che il proprietario Corrado Giovenco aveva aperto una decina di anni fa a Milano. Adesso il sogno di ripeterlo anche a Monza.
“Come professione organizzo grandi eventi – racconta -. Mi sono cimentato in questa avventura con l’obiettivo di individuare sempre una scusa o un motivo perché le persone possano venire in pizzeria. Partendo dal presupposto non solo che si viene perché si mangia bene: ci deve essere un motivo in più”.
Da qui l’idea di organizzare eventi diversificati per attirare target differenti: il cliente alla ricerca dell’anima gemella o semplicemente di nuovi amici, quello che deve ampliare il business ma non ha mezzi economici per un piano di marketing, chi magari è single o si trova momentaneamente a Monza da solo per qualche giorno e non ha voglia né di cucinare né di mangiare in solitudine.
“Per esempio il 10 e il 17 aprile ospitiamo la cena degli sconosciuti – spiega -. Un momento conviviale durante il quale si cena con persone che non si conoscono. Possono nascere amicizie, ma possono anche nascere nuovi amori. In ogni caso si trascorre una serata diversa e piacevole”. Nulla di nuovo sotto il sole: un po’ quello che succede quando si va per esempio a un matrimonio e al tavolo ci si ritrova a chiacchierare con persone che non si conoscono.
Corrado Giovenco ha una particolare attenzione anche per il mondo degli affari. Da qui l’idea, già sperimentata con successo nel locale milanese, del Business After Hours: una volta alla settimana un tavolo ad hoc dove presentare la propria attività anche agli altri commensali. “Se va bene si amplia il giro d’affari – spiega -. Altrimenti si avrà il ricordo di una serata avendo mangiato una pizza con nuove persone”.
La socialità e il contatto umano sono quegli aspetti sui quali il gestore punta. Perché se Internet e la crisi hanno messo l’economia e la società in ginocchio, la gente ha ancora bisogno di mangiare e di incontrarsi. Su questo si basa anche il progetto del “Social Dinner Table”. “Per chi è solo – precisa -, ma anche per chi è in coppia e vuole ampliare il giro di amicizie, c’è la possibilità di cenare ampliando il tavolo a un altro o altri commensali”. Una pizza da solo è triste, mangiare insieme a un’altra persona può essere l’occasione anche per ampliare le amicizie, non soltanto quelle virtuali di Facebook.
Un ritorno al passato quando la pizza era un rito da celebrare in compagnia, non con un cellulare con il quale immortalare la margherita e far sapere a tutti dove si cena. Molto meglio la margherita addentarla e con gli amici “chattare” direttamente guardandosi negli occhi, seduti allo stesso tavolo.
Barbara Apicella
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Bellissima idea
Bel locale persone con cui stare piacevolmente in compagnia….