MONZA – Tav delle merci: la Giunta Allevi è in continua campagna elettorale. Così replica il Pd, nella sua newsletter, all’incontro pubblico organizzato qualche sera fa alla Rotonda di San Biagio dal Comitato Antirumore-No Tav in Monza presieduto da Gianpietro Mosca.
Al tavolo dei relatori anche il sindaco Dario Allevi che, in campagna elettorale, aveva sottoscritto con l’allora candidato del Movimento 5 Stelle Danilo Sindoni l’impegno, in caso di vittoria, ad evitare che Monza venisse attraversata dalla Tav delle merci.
“Sulle tutele per il controllo del traffico ferroviario in San Biagio e gli avanzamenti dei lavori per le barriere antirumore e per l’opera ferroviaria Seregno-Bergamo per assorbire il traffico merci da e per la Svizzera Gronda Nord-Est, la giunta Allevi non ha fatto nulla – si legge nella newsletter del Pd – Intende imporre una narrazione dei fatti che non corrisponde alla realtà, dimostrandosi ancora una volta in eterna campagna elettorale sulla pelle dei monzesi”.
Un mese fa il consigliere comunale del Pd Marco Pietrobon aveva presentato in aula una interrogazione per chiedere aggiornamenti e delucidazioni in merito agli avanzamenti per l’opera ferroviaria Seregno- Bergamo Gronda Nord-Est. Pietrobon aveva chiesto quali fossero stati i passi formali fatti dall’amministrazione in merito: atti, deliberazioni, lettere e comunicazioni protocollate ed eventuali riunioni con Rfi, Regione Lombardia e Ministero delle Infrastrutture.
“Ad oggi nessuna risposta è arrivata da parte della Giunta – si legge ancora nella comunicazione dei Dem – Oltre a questo, in merito agli interventi per la protezione del rumore nel tratto ferroviario in San Biagio, la giunta Scanagatti ottenne l’impegno ufficiale a progettarle e realizzarle da parte di Rfi. Grazie a questo accordo la progettazione è avanzata al progetto preliminare, pervenuto in Comune nell’ottobre 2018, quando la giunta Allevi ha solo dovuto recepire quanto già stato fatto in precedenza. Infatti, con lettera ufficiale dell’agosto 2016, la società Rete Ferroviaria Italia ha espresso l’impegno a progettare e a realizzare l’intervento di mitigazione del rumore sul lato di via San Gottardo all’uscita della galleria di Monza prima dell’aumento dei treni merci e dell’avvio della nuova offerta commerciale relativa al nuovo corridoio merci transfrontaliero interessante anche la Milano-Chiasso da e per la Svizzera”.
Sulla vicenda interviene anche il segretario cittadino del Pd Matteo Raimondi che ha bacchettato la Giunta Allevi di fare campagna elettorale. “Non possiamo continuare ad assistere ad un sindaco ed una Giunta occupati a fare campagna elettorale invece che attuare azioni concrete per i cittadini. I nostri consiglieri hanno più volte sollecitato l’amministrazione per ottenere l’avanzamento dei lavori della Gronda Nord-Est, ma Allevi e i suoi sono più impegnati negli spot elettorali piuttosto che a dare risposte nelle sedi opportune”.
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Passante Boschetti Monza
Il problema va risolto costruendo un quadruplicamento tra Seregno e Monza e inserendo sotto il centro storico in galleria profonda (assieme alla futura M5) i treni merci e passeggeri a Lunga Percorrenza e i treni Interpolo/Interregionali.
Basterebbe convogliare la linea Carnate e la linea Chiasso sotto il centro storico di Monza a -20 metri di profondità. I lavori potrebbero essere fatti assieme ad M5.
Sulla linea storica resterebbero il Besanino e i suburbani da Chiasso e Lecco.
Il Passante di Monza Boschetti costerebbe 1 miliardo di Euro e permetterebbe di liberare la città da tutti i treni merci e passeggeri a media-lunga percorrenza. Il progetto Lu-Mi-Med (tunnel sotto la Statale Valassina costerebbe 1,7 Miliardi di Euro e non risolverebbe il problema dei treni merci da Carnate (100 nuovi treni)