DESIO – Quando ha appreso dell’accordo tra Bea (Brianza Energia Ambiente) ed Engie, il senatore brianzolo Gianmarco Corbetta deve avere sgranato gli occhi. Lui, che già da semplice cittadino ancora prima di impegnarsi attivamente in politica, contrastava il forno inceneritore (o termovalorizzatore, come si dice oggi) di Desio, ha letto la novità: l’estensione della rete del teleriscaldamento a Cinisello Balsamo alimentata dalla combustione di rifiuti.
“Nei prossimi giorni – annuncia Corbetta – presenterò un’interrogazione al Ministro dell’ambiente Sergio Costa con l’obiettivo di bloccare la costruzione di nuove reti di teleriscaldamento alimentate dagli inceneritori e puntare sull’efficienza energetica e sulle vere energie rinnovabili”.
Corbetta non nasconde che la sua iniziativa arriva proprio dopo l’annunio di Bea. E manifesta tutto il suo disappunto: “Economia circolare, energia pulita, fonti rinnovabili, transizione a zero emissioni di CO₂ sono belle parole che fanno pensare a innovazione, ecologia, sostenibilità, ma dietro la patina verde dei proclami sbandierati senza vergogna, c’è il solito vecchio business. Non c’è niente di ecologico nel bruciare i rifiuti. Associare il teleriscaldamento a monnezza e all’economia circolare, poi, è una vergognosa falsificazione della realtà”.
Il senatore pentastellato torna su un tema a lui molto caro: “Tenere in funzione l’inceneritore vecchio di 40 anni non ha più senso perché i rifiuti indifferenziati dei soci sono ormai una piccola frazione di tutto quello che viene bruciato a Desio: il resto è business, puro e semplice business portato avanti dai sindaci soci inquinando un territorio già di suo fortemente compromesso. Dove sta scritto che una pubblica amministrazione deve tenere in vita un’attività industriale/commerciale che di servizio al territorio ormai non ha quasi più niente? Perché invece di pensare a chiudere quell’inceneritore continuano ad allargare la rete di teleriscaldamento che serve solo ad assicurare lunga vita all’impianto?”.
Non manca, al di là dell’aspetto ambientale, anche una critica politica: “Stendo un velo pietoso sulla benedizione arrivata dall’assessore regionale all’Ambiente, Raffaele Cattaneo. Evidentemente si è dimenticato che da tempo la Regione aveva promesso di chiudere gli inceneritori più vecchi e inutili e di fermare l’ampliamento delle reti di teleriscaldamento legate ai rifiuti, che arrivano in quantità sempre maggiore da fuori regione”.