CERIANO LAGHETTO – E’ stata superata ampiamente quota 80 incontri nel ciclo “L’Europa che vogliamo” che da fine gennaio ad oggi le Acli milanesi hanno disseminato tra città e provincia, mettendo in pratica la sollecitazione dell’Arcivescovo di Milano, contenuta nel tradizionale discorso alla città dello scorso dicembre.
Nella serata di ieri, lunedì 8 aprile, è stata la volta di Ceriano Laghetto, che ha ospitato un convegno sui temi europei convogliando nel piccolo paese soci, amici e simpatizzanti della zona delle Groane e del cesanese. Occasione preziosa per ascoltare le riflessioni di esperti del calibro di Aldo Bonomi, noto e stimato sociologo che ben conosce la realtà brianzola e Paolo Balduzzi, brillante economista dell’Università Cattolica ed editorialista de “Il Messaggio” e “La Voce”, coordinati dal presidente di Acli Milano Paolo Petracca.
Nel corso della serata c’è stato un collegamento video con Copenhagen, per toccare con mano l’esperienza di un giovane ingegnere varesotto, Federico Antognazza, che, dal suo ufficio milanese, tre anni fa non ci ha pensato due volte ed ha colto al volo la possibilità di lavorare per l’Agenzia Europea per l’Ambiente: certamente il momento più apprezzato dai tanti giovani in sala.
Tra di essi, rappresentanti delle scuole elementari e medie del territorio ed i ragazzi del liceo artistico Majorana di Cesano Maderno, coordinati dalla professoressa Enza Clapis, che hanno attivamente collaborato all’ottima riuscita della serata, approfondendo i temi del lavoro, della pace, della mobilità, dell’ambiente e dell’economia con propri contributi di testo e grafica.
Due ragazzi in particolare, Angelo Riva e Martina Pecchielan sono stati premiati con una vacanza studio che li vedrà protagonisti la prossima estate nell’ambito del Progetto Giovani delle Acli milanesi. “Non è un regalo, è un investimento sul futuro”, dicono gli organizzatori. “I giovani, se gli si lascia spazio, sono molto meglio di quanto si dica e si pensi e non perdono mai occasione per stupirci. E lasciatecelo dire, finalmente nelle Groane un’occasione per pensare e riflettere su temi importanti per la nostra vita ed il nostro avvenire, occasione rara tra tante sagre, feste e momenti di svago che animano i nostri paesi, ma che spesso appaiono vuoti e senza anima”.