LISSONE – Meno nati, più morti, età media in aumento e popolazione straniera in leggera crescita. Come ogni anno l’Amministrazione Comunale, grazie al lavoro di ricerca dell’Ufficio Anagrafe-Statistiche, ha redatto l’Annuario Statistico dei Servizi demografici, registrando importanti elementi di riflessione sociale relativa alla comunità cittadina.
“Il freddo responso che i numeri comunicano in questo report statistico, assume un colore differente se si pensa che esso è riferito a noi stessi, ai nostri concittadini, raccontando in forma analitica la città di Lissone e permettendone una lettura trasversale negli anni – commenta Renzo Perego, assessore ai Servizi demografici -. Siamo proprio noi lissonesi infatti al centro di questa disamina statistica che, ogni anno, ci permette di conoscere meglio la nostra città, i suoi abitanti e che genera spunti di riflessione portando alla luce eventi strutturalmente complessi che sono la base della società quotidiana che viviamo”.
In data 31 dicembre 2018, la popolazione residente a Lissone risulta composta da 46.060 persone, di cui 22.563 maschi e 23.497 femmine; l’8,88% – pari a 4.091 persone – è straniera. Il tasso di mortalità registra un valore molto alto, assestandosi a fine anno a un tasso del 9,3%; valore mai registrato dal 1966 ad oggi. Questo valore messo in rapporto al tasso di natalità porta il saldo naturale prossimo alla crescita zero.
Il saldo migratorio è positivo con un valore più vicino alla media rispetto a quello degli ultimi quattro anni (481 contro una media di 567 degli ultimi 10 anni, escludendo il 2015 in cui il saldo migratorio è stato negativo).
Nel 2018 si registrano valori inusuali per quanto riguarda l’età media della popolazione. Per la componente italiana femminile il valore è in forte calo: 43,81 contro i 45,44 del 2017. Per gli uomini italiani si registra un leggero aumento da 43,03 ai 43,27 del 2018. Dati in crescita per quanto riguarda l’età della popolazione straniera: il dato femminile è in aumento di ben due punti, mentre quello maschile è passato da 29,75 a 30,91. L’invecchiamento della popolazione è confermato dalla piramide d’età che mostra il fenomeno del progressivo andamento della popolazione secondo il grafico della “rettangolarizzazione”: con questo ritmo di nascite e con la mortalità sempre più spostata verso età avanzate si arriverà ad un grafico sempre più omogeneo.
Costante la distribuzione regionale di provenienze e nascite dei cittadini lissonesi: il 70,80% dei L issonesi è nato in Lombardia, mentre il 9,82% all’estero, seguito da un 4,57% nato in Sicilia, da un 3,02% in Campania e 3% in Puglia. La porzione dei cittadini non residenti a Lissone dalla nascita rappresenta quasi due terzi della popolazione (62,97%): il 76,40% dei L issonesi proviene dalla Lombardia, mentre il 6,89% circa giunge dall’estero, seguito da un 3,78% proveniente dalla Sicilia .
I “single” si confermano ricorrenti e prevalenti nella tipologia familiare: la quota di nuclei familiari composti da un solo componente aumenta negli anni fino a toccare nel 2018 la cifra del 33,5%, in aumento anche se di poco rispetto al 2017 (33,2%). I nuclei familiari sono in 5.688 casi composti da due componenti, 3.938 da tre componenti e 2.965 da quattro componenti, tutti trend in crescendo. Il numero medio per famiglia è di 2.29, dato che rimane stabile negli ultimi anni e “lontano” dal 2,58 registrato nel 1997. Tra i nuclei monofamiliari nel 2018 si registra una maggioranza di soggetti non sposati (più del 44%) e una quota rilevante di vedovi (26,7%), soprattutto tra le donne (tra i vedovi l’83,4% è donna).
In diminuzione i matrimoni celebrati con rito religioso che nel 2018 sono stati 114 (2 unioni civili sono comprese nel dato statistico) in linea col numero medio registrato negli ultimi anni. Nel 22,73% dei casi delle coppie sposate con rito religioso nel 2018, almeno uno dei due partner è straniero. I matrimoni celebrati con rito civile sono passati dal 2,7% del 1971 al 61,4% del 2018 (57,9% rito religioso e 3,5% unioni civili). Più del 75% delle unioni celebrate civilmente riguarda coppie italiane .
Il focus sulla popolazione straniera conferma i trend registrati negli anni passati. Dall’entrata nell’UE della Romania e della Bulgaria avvenuta nel 2007, la quota di stranieri provenienti dall’UE è aumentata, e contemporaneamente è diminuita la porzione di stranieri provenienti dai paesi Extra UE (1149 UE contro i 774 Extra UE). La percentuale di nati stranieri è quindi andata aumentando negli anni: si è passati dal 2,5% del 2002 al 15,7% del 2018 (anche se nel 2016 si registra una quota più bassa: 12,8%).
Costante anche la distribuzione geografica degli italiani residenti all’Estero: nel 2018 la maggioranza dei lissonesi emigrati all’estero (49,56%) è residente in Francia, Germania, Regno Unito, Svizzera e Spagna. Non trascurabile la quota di lissonesi in America (24%), con maggioranza in Argentina e Stati Uniti. Si nota una certa presenza anche nella lontana Australia.
“I dati registrati ed elaborati, oltre a “misurare” una certa popolazione in un ben definito intervallo di tempo, permettono di generare un’azione amministrativa sia per il breve periodo sia in prospettiva a lungo termine, – commenta Perego -. Rivolgo il mio ringraziamento all’ufficio Statistica e Servizi demografici per la dedizione con cui ha saputo far “parlare” questi numeri, fotografando e rappresentando al meglio il contesto lissonese”.
2 Comments
Quando si parla di leggera crescita della popolazione straniera parliamo di solo persone registrate o,, in generale? Al mercato registro visivamente un aumento progressivo di donne mediorientali (riconoscibile dai vestiti).
Buongiorno, il Comune deve riferirsi per forza a dati ufficiali e quindi alla popolazione iscritta nei registri dei Servizi demografici.