MONZA – Piazza D’Annunzio non si tocca: il Pd è pronto a promuovere un referendum nel quartiere se il sindaco non terrà conto delle 730 firme raccolte e depositate in Comune un anno fa da Pino Saccà contro la riapertura della via, promessa da Dario Allevi in campagna elettorale.
Questo l’esito dell’assemblea pubblica organizzata giovedì sera al Centro civico di via D’Annunzio dal Circolo 3 Pd. Un incontro molto partecipato; grandi assenti però i commercianti della via D’Annunzio che avevano chiesto la riapertura della via.
“Vediamo se la strada del referendum sarà percorribile – ha commentato Matteo Raimondi, segretario del Pd cittadino -Non ci si può focalizzare sugli interessi di parte. Noi continueremo a mantenere alta l’attenzione e organizzeremo eventi sulla piazza”.
Chiusa dal 2005 (proprio su richiesta degli stessi negozianti dell’epoca che lamentavano un forte traffico di passaggio) e costata 600 mila euro, doveva diventare l’agorà del quartiere.
“Questa piazza deve essere mantenuta e rivitalizzata – ha ricordato Pietro Zonca, consigliere comunale del Pd e a lungo presidente dell’allora Circoscrizione di San Rocco -. E’ un importante punto di ritrovo e di socializzazione per gli anziani, i bambini che possono giocare sicuri. In tutti i quartieri vengono richieste piazze e nel nostro, dove una piazza c’è, la vogliono distruggere”. Zonca ha inoltre ricordato che nel piano di recupero dell’area ex Garbagnati di via Valdossola (proprio nel quartiere di San Rocco) è previsto, oltre a un piano edilizio con la costruzione di appartamenti, un supermercato, una palestra e un asilo nido, anche la realizzazione di una piazza.
“Questa piazza deve rimanere per gli interessi dei cittadini – ha continuato Zonca -. Ci sono 730 persone di San Rocco, tra le quale elettori del sindaco Allevi, che dicono no alla riapertura della piazza. La Giunta deve tenerlo presente”.
Tanti gli interventi con la generale richiesta di non riaprire la via, ma di migliorare la piazza. I cittadini hanno sollecitato la sistemazione della fontana che da due anni non è in funzione consigliando la creazione di paratie per evitare gli scivoloni che sono costati alla piazza il soprannome di piazza dei caduti. Ma i residenti hanno chiesto anche l’organizzazione di eventi. C’è chi ha proposto anche l’organizzazione di una mostra fotografica con gli scatti che riproducono la vita in piazza. “E’ una piazza molto vissuta – ha aggiunto Zonca -. Luogo di ritrovo per gli anziani, in particolare per le persone sulla sedia a rotelle; i bambini possono giocare in totale sicurezza”.
Anche il parroco, don Giuseppe, ha difeso la piazza. “La piazza D’Annunzio è un luogo di incontro – ha commentato -. Sarebbe una follia distruggerla. Va mantenuta e ravvivata”.
Non sono mancati però momenti di tensione: qualcuno è favorevole alla riapertura della via per aiutare i negozianti che ad oggi fanno fatica ad andare avanti. Una discussione in alcuni momenti particolarmente animata durante la quale non sono mancati insulti.
B. Api