CERIANO LAGHETTO – Per anni ha denunciato il problema dello spaccio nei boschi delle Groane, poi ha cercato di allontanare i pusher con metodi alternativi: dal Consiglio comunale a ridosso del bosco, alla musica del violino, fino all’intervento dei monaci tibetani. Ora il sindaco Dante Cattaneo è passato all’offensiva: dopo aver dotato la municipalità dell’unità cinofila, ora dà la caccia agli spacciatori anche con il drone.
Uno strumento in più a disposizione della Polizia locale e delle forze dell’ordine impegnate quotidianamente in questa battaglia. L’utilizzo è già stato sperimentato nei giorni scorsi. A comandare l’apparecchio c’era Bruno Bellini, coordinatore della commissione Territorio e titolare di un brevetto per l’utilizzo di questi strumenti il cui utilizzo si è andato diffondendo rapidamente in molti campi negli ultimi anni.
Dopo essersi alzato in volo, il drone è in grado di riprendere e trasmettere in tempo reale tutti i movimenti di personaggi sospetti a ridosso dei binari della ferrovia, che sono ogni giorno frequentati da decine di spacciatori e tossicodipendenti.
“Utilizzeremo tutti gli strumenti possibili per continuare la nostra battaglia contro gli spacciatori – ha sottolineato il sindaco Dante Cattaneo, che rilancia la richiesta di ripristino della fermata Ceriano Groane sulla linea Saronno-Seregno, la cui chiusura non ha fatto altro che peggiorare la situazione -. Abbiamo bisogno di una risposta efficace sul fronte dell’ordine pubblico. Lo Stato su questo fronte non deve arretrare di un millimetro, al contrario di quanto fatto in passato”.