MONZA – Il video postato da Paolo Piffer sui social (e successivo comunicato stampa) sulla mancanza del numero legale al momento della votazione sul rendiconto durante il consiglio comunale di settimana scorsa non è piaciuto ai suoi colleghi.
Ieri sera in aula alcuni consiglieri comunali di maggioranza hanno replicato per le rime alle dichiarazioni del capogruppo di Civicamente, accusandolo di utilizzare i social per diffondere notizie che, a loro giudizio, non corrispondono a verità.
La prima a bacchettare Piffer è stata la Anna Martinetti (Monza per Maffè) in merito all’abbandono, alcune settimane fa, da parte del capogruppo di Civicamente della commissione sulla Pro Monza e successiva diretta facebook per denunciare la sua scelta. “In consiglio comunale si è permesso di adombrare l’associazione – spiega la consigliera -. e senza partecipare alla commissione ha fatto solo processi”.
Il costante utilizzo dei social da parte di Piffer non è piaciuto neppure a Rosario Adamo (Forza Italia) che ha rimandato al mittente la denuncia della mancanza del numero legale, precisando la sua presenza quella sera all’interno del Palazzo Comunale. “La politica è una cosa seria – precisa – Io verrei in consiglio comunale gratis. Alle volte si offendono le persone in modo gratuito per un minuto di gloria. Qui nessuno vuole fare il furbo, abbiamo tutti a cuore il bene della nostra”. Consigliando al collega Piffer di tesserarsi a un partito politico.
Anche Stefano Galbiati (Noi con Dario Allevi) non ha gradito le accuse social di Paolo Piffer. “Sono deluso e infastidito da un video strumentalizzato – spiega – Io non ci sto a passare per assenteista e menefreghista. Alle 22 la fase di discussione era già terminata e comunque al momento della sospensione del consiglio comunale c’era il numero legale. Io mi sento offeso da quel video. Il nostro Paese e la nostra città hanno bisogno di meno polemiche inutili e di più fatti.
Anche il capogruppo del Carroccio Cesare Gariboldi è intervenuto sul caso Piffer. “Quando il social supera la realtà – dichiara – Oggi è stato così in aula: come ha dichiarato il collega Roberto Negrini (Noi con Dario Allevi)sui social si risponde sui social e non in aula”.
Piffer ha replicato alle accuse. “I mie video non li vede nessuno e poi tutti li guardano – interviene – Mi lusinga. Nei miei video racconto la realtà per quella che la percepisco io. Quella sera, in quel momento, il numero legale non c’era”.
B. Api