MONZA – Le oppai sono la vita, dalle oppai l’uomo riceve il latte e con il latte il bambino diventa uomo. E c’è chi alle oppai ha persino dedicato un gruppo Facebook. Ideatore del social totalmente dedicato alle scollature è Francesco Montrasio, 28 anni, monzese, operaio appassionato di manga che due anni fa ha dato vita al gruppo social Oppai Universe. A scanso di equivoci precisiamo subito che non c’è nulla di volgare e di pornografico sul gruppo ma, come bene descritto nella presentazione è un luogo (anche se virtuale) dove ridere, scherzare e ironizzare.
“Lungi da me qualsiasi forma di sessismo o discriminazione nei confronti delle donne – precisa Francesco -. Il gruppo è nato per gli appassionati dei fumetti giapponesi dove le ragazze vengono rappresentate con un fisico molto mozzafiato e con seni prosperosi. E’ una pagina ironica dove non si intende offendere nessuno”.
La pagina, che ha superato gli oltre 6 mila followers, oltre a molti appassionati italiani, è seguita anche in America, in Messico e una piccola parte anche in Asia. “E’ un genere erotico leggero – spiega – Non ci sono immagini volgari o di sesso, ma ogni giorno viene postato l’immagine manga di una bella ragazza in abiti succinti con in evidenza il décolleté o il lato B come è tipico dei fumetti nipponici”.
“La passione per i manga è nata grazie a un’influenza – racconta – Era l’inverno del 2004 quando, obbligato a letto, mia mamma mi regalò un manga per passare il tempo. Ricordo ancora il titolo “Yu-Gi-Oh!”: l’ho divorato in un battibaleno, leggendolo quattro volte in un giorno solo”.
Francesco spera di far crescere ulteriormente la pagina social tagliando il traguardo dei 10 mila followers, non impossibile in un universo che anche in Italia riscuote molti seguaci.
Una passione quella di Francesco cresciuta nel corso degli anni e condivisa con papà, arrivando a collezionare 1.500 manga, e una sezione ad hoc dedicata ai dvd. Per ogni storia Francesco acquista tre copie: una da leggere, una se possibile con l’autografo e l’altra che rimane imbustata sperando che nel futuro possa acquistare valore.
Barbara Apicella