DESIO – Pizzaut fa il botto: in una sera prepara, sforna e serve 630 pizze. Una pizzata indimenticabile quella che martedì ha visto protagonisti i ragazzi autistici del progetto nato dalla mente di Nico Acampora, papà di un bambino autistico.
Il Lions Club Vimercate (in collaborazione con gli altri Lions del territorio di Monza e Brianza), con il sostegno del gruppo facebook EasyMonza ha organizzato un grande evento all’Eurotaverna di Desio. I giovani pizzaioli, sotto la guida dei pizzaioli e dei camerieri del locale, hanno sfornato 630 tra margherite, quattro formaggi, acciughe e olive servendole personalmente ai 630 commensali intervenuti all’evento. Una grandissima emozione e tanta solidarietà quella dimostrata dai brianzoli nella realizzazione del progetto di apertura a Cassina de Pecchi di una pizzeria totalmente gestita dai ragazzi autistici.
“Grazie agli oltre 4.500 tra panettoni e i pandori di Natale abbiamo acquistato il primo forno speciale – spiega Nico Acampora – Un forno che costa circa 25 mila. é un forno speciale perché quando le pizze sono pronte vengono sfornate automaticamente. I nostri pizzaioli, infatti, quando infornano poi non riescono anche a seguire le varie fasi di cottura, concentrandosi solo sulla preparazione della pizza. E quelle in forno rischierebbero di bruciarsi”.
Intanto Alessandro e Matteo, due pizzaioli orami storici del progetto, settimana scorsa hanno partecipato ai Campionati mondiali della pizza. “Abbiamo deciso di non farli gareggiare in un gruppo speciale – precisa il papà di PizzAut – Su 700 sfidanti si sono classificati nei primi cento posti”.
Dopo il tutto esaurito di Desio i ragazzi di PizzAut aspettano solo di partire per Roma. “Il senatore dem Eugenio Comencini ha proposto la trasferta di Pizzaut al Senato della Repubblica – continua entusiasta Acampora – Speriamo davvero di poter realizzare questo sogno. In questo anno e mezzo abbiamo girato per tutta Italia raccontando e mostrando il nostro progetto, a testimonianza che ai nostri ragazzi può essere garantito un futuro lavorativo”.
Perché voglia di lavorare ai pizzaioli e ai camerieri di Pizzaut proprio non manca: Matteo non ha voluto mancare all’appuntamento malgrado un braccio rotto e solo al termine della serata quando tutti i commensali avevano finito di cenare i giovani pizzaioli speciali si sono seduti al tavolo a mangiare la pizza.
Barbara Apicella