MONZA – Sono 21, dall’inizio dell’anno, i morti sul lavoro in Lombardia. Un numero inaccettabile per Cgil, Cisl e Uil che mercoledì mattina hanno organizzato un presidio davanti al Palazzo della Regione Lombardia per dire “basta morti sul lavoro”.
La delegazione brianzola era tra le più numerose. La Brianza, infatti, è stata colpita duramente dal fenomeno degli infortuni mortali sul lavoro: dall’inizio dell’anno, le morti bianche sul nostro territorio sono state addirittura cinque.
L’ultimo incidente mortale è avvenuto solo pochi giorni fa, in una ditta metalmeccanica di Sulbiate, e a perdere la vita è stato Gabriele di Guida, un giovane operaio di 25 anni. Questa mattina, al presidio in Regione, accompagnati dai sindacalisti della Fiom-Cgil di Monza e Brianza, c’erano anche i genitori di Gabriele, scomparso il 10 aprile scorso.
Una manifestazione molto toccante e partecipata contro le decisioni del Governo che, per tagliare il costo del lavoro, ha ridotto i premi Inail, quindi le rendite e gli indennizzi per infortuni e malattie professionali e che ha l’obiettivo di chiedere a Regione Lombardia il rafforzamento del piano straordinario dei controlli.
“Siamo in contatto con i genitori di Gabriele e ci uniamo al loro dolore – confida Giulio Fossati, membro della segreteria provinciale della Cgil di Monza e Brianza – ci aspettiamo che sul caso venga fatta giustizia; intanto, continueremo a lavorare alla piattaforma territoriale per la sicurezza perché non accada ancora”.