Che dolce porterete oggi sulle vostre tavole, per celebrare il pranzo pasquale? Colomba, pastiera, dolci della tradizione regionale o ancora la classica pasticceria? Qualsiasi scelta abbiate fatto certamente soddisferà anche i palati più esigenti.
Ma dietro all’industria dolciaria pasquale c’è un grande business. La Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, insieme a Confcommercio Milano, Confartigianato Imprese, Unione Artigiani, Comitato dei Maestri Pasticceri Milanesi ha realizzato una vera e propria mappa (scaricabile dal sito www.milomb.camcom.it).
Numeri alla mano in Lombardia le imprese di dolci, cioccolato, carni e spumante sono oltre 3 mila, in aumento dello 0,7% negli ultimi 5 anni ( 5% a Milano e + 14% a Lecco, a fronte di un calo a livello nazionale del – 4%).
Più di un terzo del fatturato legato ai settori del pranzo di Pasqua in Italia è prodotto in Lombardia, che con i suoi 3 miliardi di ricavi annuali nel 2017, ultimo anno disponibile, di cui 2 miliardi a Milano, su un totale nazionale di 8 miliardi, è stata la Regione che, subito seguita dal Piemonte, ha trainato le vendite del settore. Un dato pari a 39 milioni di business a Milano a settimana su 60 milioni settimanali in Lombardia e 155 milioni in Italia. Per fatturato, dopo Lombardia e Piemonte si collocano Veneto, Campania e Lazio.
Da un’indagine effettuata tra questi forni e pasticcerie tipici di Milano emerge che il fatturato cresce intorno al 10% durante il periodo di Pasqua. Regina resta la colomba, da sola o abbinata all’altrettanto tradizionale uovo di cioccolato. Per tutti un unico ingrediente: tutto deve essere artigianale. Le vendite delle feste, per i pasticceri sono concentrate nell’ultima settimana e durano fino a due settimane.
A livello regionale il primato di aziende spetta a Milano con 860 imprese e 7 mila addetti, seguita da Brescia con 488 imprese e oltre 1.500 addetti, Bergamo 300 imprese e 1.000 addetti, Monza e Brianza con 600 addetti e circa 200 imprese, in crescita dell’1,5% sia su base annuale che negli ultimi 5 anni. Nei 5 anni mostrano segni di decisa crescita Lecco con un +14% e Sondrio con +10%, Lodi in netta ripresa su base annua con + 3,1%.
“Produrre in modo artigianale con l’accuratezza, la sapienza, gli ingredienti nostrani e il buon gusto di una volta– ha dichiarato Marco Accornero, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e segretario generale dell’Unione Artigiani della Provincia di Milano – è il senso della nostra iniziativa coi maestri pasticceri, per valorizzare la qualità dei prodotti tipici della nostra città, anche legati alle feste”.
“Occorre riscoprire lavorazioni e sapori antichi come fattore di appartenenza alla realtà in cui viviamo e al nostro territorio affidandoci alla qualità dei nostri prodotti artigianali ”, commenta Vincenzo Mamoli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e Segretario regionale di Confartigianato Lombardia.
“I 170 milioni di colombe e 150 milioni di uova di Pasqua fra produzione artigianale e produzione industriale rappresentano in Italia un valore importante e notevole”, sottolinea Matteo Cunsolo presidente dell’Associazione Panificatori di Milano, Lodi, Monza e Brianza di Confcommercio Milano.