MONZA – Colpi messi a segno a ripetizione: ben 25, secondo le indagini condotte dalla Polizia di Stato, tra il mese di settembre 2017 e il luglio 2018. Scippi, furti con destrezza, rapine. Anche ricettazione di merce rubata. Tutto avvenuto soprattutto nella città di Monza. I due autori sono stati consegnati alla giustizia.
Si tratta di un uomo di 54 anni residente a Milano e di un italiano di origini rom, ora 18 anni da compiere, già arrestato il 5 dicembre per altri reati. In questi giorni sono stati raggiunti dagli agenti che hanno notificato e dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa rispettivamente dal tribunale di Monza e da quello per i minorenni di Milano.
Più singolare la storia del primo, l’adulto: si metteva in contatto con il più giovane, poi evadeva dagli arresti domiciliari per andare a commettere reati in trasferta nel territorio monzese. Agivano sempre allo stesso modo: sceglievano con cura le vittime, con una predilezione per donne sole, meglio se anziane. Una addirittura ultraottantenne. E dalle vittime venivano descritti sempre allo stesso modo. Questo, insieme all’aumento spropositato delle statistiche dei colpi avvenuti a Monza e al fatto che risultava presa di mira in particolare l’area di viale Lombardia, ha indotto a pensare che gli autori fossero sempre gli stessi.
La successiva attività di indagine, attraverso l’analisi comparata delle risultanze di molteplici strumenti investigativi (intercettazioni telefoniche, analisi di tabulati telefonici e di immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza in occasione di alcuni dei fatti/reato contestati, ricerche in banca dati interforze di fatti analoghi a quelli per cui si procedeva, escussione di testi, scambio di informazioni con altri Uffici di Polizia e servizi di appostamento con documentazione video e fotografica), ha portato, oltre ad individuare i due scippatori e a segnalarli all’autorità giudiziaria per un totale di 25 episodi.
In seguito alle stesse indagini sono state denunciate altre 7 persone per i reati di ricettazione e di spaccio di sostanza stupefacente (hashish, marijuana, eroina e persino il metadone fornito dal Sert che, invece che essere assunto, veniva rivenduto a singole dosi) per un totale di 42 casi segnalati all’autorità giudiziaria. Gli indagati sono tutti pregiudicati (4 italiani, un tunisino, un egiziano ed un italiano di origini rom) residenti o comunque gravitanti intorno al complesso edilizio noto come “le case bianche” tra viale Sarca e viale Fulvio Testi di Milano.
Gli indagati si mantenevano in costante contatto tra di loro e quasi ogni loro comunicazione risultava avere ad oggetto un reato: dalla ricettazione dei telefoni rubati, al furto dei motocicli, delle borse e delle biciclette, per finire allo spaccio della sostanza stupefacente. In totale spregio di ogni regola e delle misure restrittive applicate ad alcuni di loro.