MONZA – “Basta essere tolleranti con i centri sociali: i cittadini chiedono sonni tranquilli e sicurezza. Che il sindaco Dario Allevi rispetti le promesse elettorali e quanto dichiarato un anno fa in consiglio comunale in merito alla chiusura immediata del centro sociale Foa Boccaccio”.
A chiederlo Matteo Musso, coordinatore provinciale Msi-Dn (Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale) e portavoce dei residenti che abitano nella zona dei giardini di via Piero della Francesca dove il centro sociale organizza spesso manifestazioni autogestite.
La prossima in programma domani 24 aprile (in caso di maltempo l’evento si svolgerà nella sede del Foa in via Rosmini). La manifestazione, già annunciata sia sui social sia con volantini attaccati su muri pubblici e privati di Monza, prevede una grande festa dal titolo “Banditi” che inizierà alle 14.30 con birra, cibo, area bimbi, sport, musica all’insegna dell’antifascismo, dell’antisessismo e dell’antirazzismo.
“Ho ricevuto numerose lamentele da parte dei cittadini – spiega Musso – Quando il centro sociale organizza manifestazioni, sia ai giardinetti di via Piero della Francesca sia in via Rosimini, c’è chiasso fino a tarda notte”. Già l’anno scorso era stato presentato un esposto da parte dei residenti stanchi delle nottate insonni. Ma dodici mesi dopo il problema si ripresenta.
Una richiesta prima come cittadino quella che avanza Musso. “A lamentarsi per il non rispetto della quiete pubblica sono anche i residenti di via Bergamo, che mi hanno segnalato il problema della movida – incalza – I locali vanno chiusi a mezzanotte, così lo strascico si esaurisce massimo per la una, non come adesso che va avanti per tutta la notte. I residenti non ne possono più: quando telefonano le forze dell’ordine o non escono perché le pattuglie sono impegnate o quando arrivano ormai risse e schiamazzi si sono esauriti. Il sindaco deve garantire la salute pubblica”.
Poi una stoccata politica contro il primo cittadino che, secondo Musso, usa due pesi e due misure nella gestione degli eventi. Il riferimento è alle manifestazioni non autorizzate organizzate dai centri sociali ai giardini pubblici o nell’area occupata di via Rosmini. “Sedicenti esponenti del centro sociale monzese – spiega Musso – continuano ad organizzare liberamente sulla pubblica via eventi che rivelano sempre iniziative a discapito della quiete pubblica e dei residenti. Chiediamo al sindaco Dario Allevi di voler prendere per tempo i dovuti provvedimenti. Quando si organizzano le manifestazioni bisogna chiedere e ottenere i permessi”.
Poi una critica alla vigilia del 25 aprile in merito alla presentazione durante la festa ai giardini pubblici della mappatura dell’attività fascista a Milano? “Che cosa si intende ? – conclude Musso – Mi dà l’idea di quello che facevano le fazioni rosse nel Dopoguerra e fino agli anni Sessanta quando con il taccuino andavano alla ricerca degli aderenti al regime. Li invito a studiare a storia”.
B. Api