DESIO – “Il 25 Aprile non è un derby, ma una festa nazionale. Si ricorda Si ricorda la liberazione dalla dittatura e dall’occupazione nazi-fascista, non è una ricorrenza a tema libero”. Anche Roberto Corti, sindaco di Desio, prende la parola sul 25 Aprile dopo che altri sindaci brianzoli hanno fatto discutere con la loro scelta di celebrare la giornata in modo essenziale (Lentate sul Seveso) o senza offrire ad alcuno, in questo caso l’Anpi ne aveva fatto richiesta, la possibilità di intervenire (Seveso).
Da Desio l’invito a risvegliare il senso di cittadinanza: “Esponete il tricolore alle finestre – esorta il sindaco – e partecipate alle celebrazioni ufficiali del prossimi 25 Aprile, giornata di festa nazionale istituita con legge dello Stato nel 1949 e che si celebra sin dal 1946. Il vostro sindaco come sempre sarà in prima fila come lo saranno tutti i rappresentanti delle istituzioni della Repubblica nate dalla Resistenza, dalla liberazione dall’occupazione nazi-fascista e dall’approvazione in seguito della nostra Costituzione”.
Sembra un messaggio a distanza ai due colleghi sindaci, ma Corti non li cita mai. Il suo vuole essere un richiamo a tutti i cittadini: “Il 25 aprile deve essere occasione per ricordare, soprattutto ai giovani e ai meno giovani che rischiano di dimenticare, l’orrore e la distruzione della guerra, della dittatura fascista e dell’occupazione militare nazista. Non è un derby tra questo e quello, e soprattutto non è un giorno di festa a tema libero. Chi lo dice, nega o ignora la storia ma soprattutto offende la memoria di chi ha perso la vita per la libertà, offende le istituzioni, offende il popolo italiano”.