Una storia davvero insolita quella accaduta in questi giorni in città. Ad accorgersi della presenza del granchio l’operatore della ditta che si occupa della pulizia della strada nel quartiere di San Fruttuoso al termine del mercato. Quando lo ha visto, privo di una zampa, lo ha sollevato da terra e lo ha portato all’Enpa chiedendo ai volontari se potevano prendersene cura.
I volontari si sono subito mobilitati per recuperare l’acqua salata, come quella acquistata da chi detiene pesci e altri animali marini. Il granchietto è stato alloggiato e nutrito in un piccolo acquario. Giunto all’Enpa di Monza, era scontato che il granchio non sarebbe mai finito in una pentola, ma la domanda era: dove liberarlo? Ci ha pensato il destino a dare una mano per suggerire la soluzione migliore: Stefano e Feddi, operatori del rifugio, proprio in quei giorni andavano a fare una breve vacanza a Cattolica, sul mare Adriatico. E così, dopo aver accertato che il crostaceo apparteneva a una specie autoctona, è parsa la cosa più scontata riportarlo nel suo ambiente naturale.