MONZA – La Gerascia trasformata in un grande palcoscenico? La parola passi ai cittadini attraverso un referendum consultivo o una consultazione.
Questa la proposta del consigliere comunale Paolo Piffer (Civicamente) alla luce dei risultati del sondaggio on line promosso sulla sua pagina pubblica: molte le persone che hanno risposto al quesito, favorevoli oppure non favorevoli ad attrezzare in modo permanente un’area concerti alla Gerascia (l’area autodromo gestita da Sias): 680 i cittadini che hanno in tre giorni hanno espresso la propria posizione, oltre un centinaio i commenti, il 59% si è definito favorevole e il 41% contrario.
Risultati ancora più importanti quelli ottenuti sul profilo Instagram, utilizzato soprattutto dai più giovani (e quindi potenziali fruitori di un’area concerto): in questo caso ben l’80% dei followers ha detto sì al palco alla Gerascia.
“Quello di avere a Monza un’area concerti attrezzata è un tema molto sentito – commenta Paolo Piffer – I monzesi si dividono tra chi è assolutamente contrario, chi è assolutamente favorevole e chi è disposto a valutare il progetto ma a condizione che venga comunque garantita la massima tutela al nostro Parco e agli animali che lo abitano”.
Dal sondaggio è emersa anche la possibilità di utilizzare, invece del grande polmone verde cittadino, lo stadio Brianteo oppure alcune aree dismesse (tenendo però presente che non tutte le aree dismesse sono di proprietà del Comune).
“Queste strade sono a mio avviso assolutamente percorribili – aggiunge Piffer in merito alla possibilità di optare per stadio e aree abbandonate – Ma stiamo parlando di numeri diversi. Sias e Consorzio si sono già espressi, perché ora non presentare bene il progetto alla cittadinanza: analisi impatto ambientale, piani della sicurezza, della viabilità…”.
Ma Piffer va oltre, lasciando direttamente la parola e la decisione ai figli di Teodolinda optando per il referendum consultivo o consultazione (Articoli 98e 96 del nostro Statuto). “Sono strumenti altamente democratici e non si usano mai – conclude – Questa mi sembra l’occasione perfetta”.
Barbara Apicella