VILLASANTA – Arturo Prisco sale in cattedra e tiene una lezione di marketing e comunicazione. Non a imprenditori o a studenti universitari di qualche prestigioso ateneo, impegnati in master di perfezionamento per raggiungere i risultati di questo grande imprenditore italiano diventato l’idolo dei tedeschi.
In settimana Arturo Prisco per una mattina ha tenuto una lezione – di vita prima, e di imprenditoria poi – ai ragazzi delle classi quinte delle scuole superiori di Manduria, in provincia di Taranto. Un ritorno nella sua amata (e mai dimenticata) Puglia dove Prisco è nato 75 anni fa e che ha lasciato all’età di 2 anni per trasferirsi in Brianza dove era stato mandato il padre, in forza alla Guardia di Finanza.
Una lezione che ha catalizzato l’attenzione dei 250 studenti presenti nell’auditorium, rimasti affascinati ascoltando il racconto di quel compaesano che, all’età di 20 anni per amore si è trasferito in Germania e lì, puntando sulle sue abilità comunicative, ha dato vita a un impero imprenditoriale. Coniugare la genialità e creatività del made in Italy, con la precisione tipicamente teutonica: questo il segreto del marchio Prisco, una celebrità nel mondo del tessile in Germania, che oggi con i suoi pregiati tessuti fornisce case di moda del calibro di Hugo Boss, Giorgio Armani e Louis Vuitton.
Prisco, durante la sua lezione, ha ripercorso la sua vita di “imprenditore che si è fatto da solo” ricordando agli studenti l’importanza, non solo della formazione e dell’aggiornamento (per Amore Prisco si è messo a studiare il tedesco), ma anche del coraggio e della curiosità. Voglia e determinazione, volontà di emergere e soprattutto l’umiltà di imparare da ogni esperienza di vita: proprio come nel caso dell’imprenditore brianzolo che ha iniziato vendendo le enciclopedie porta a porta e in quel settore ha appreso i segreti della comunicazione.
Ma è fondamentale anche il ruolo delle istituzioni come ha avuto modo di spiegare Prisco agli esponenti politici e agli imprenditori di Avetrana, suo paese natale, dove ha partecipato a un incontro. I ragazzi del Sud devono fare i conti con una cronica mancanza di occupazione e per Prisco le istituzioni, non solo devono formarli e motivarli, ma aiutarli anche a realizzare i loro sogni.
Prisco i ragazzi li ha conquistati: al termine dell’incontro si sono messi in fila per stringergli la mano, chiedere un autografo, scattarsi un selfie ma soprattutto chiedere consigli per spiccare il volo.
Proprio come è capitato a lui. Un orgoglio per la comunità di Avetrana che ha premiato il suo famoso concittadino con un quadro e una targa dove si concentrano le doti di questo imprenditore che ha portato alto il nome dell’Italia all’estero. “Ringraziamo Arturo Prisco – si legge nella targa – per aver puntato con lungimirante visione sul Made in Italy, sul confronto fra culture e competenze, vincendo la sfida dell’internazionalizzazione. Avetranese di nascita ed orgoglio di questa comunità, ci auguriamo che la tua storia possa essere da modello per le nuove generazioni”.
Barbara Apicella