SEVESO – Un fine settimana da dimenticare, o meglio, da cui ripartire. Continua a Porto Potenza Picena, casa di Santo Stefano Avis, la Serie Scudetto 2019: oggi, sabato 18 maggio alle 17, sarà la volta di gara 3, sfida che potrebbe assegnare a Macerata il primo titolo della sua storia o riaprire la corsa della UnipolSai, due volte sconfitta sul parquet del PalaMeda lo scorso weekend e obbligata a vincere per mandare avanti i giochi.
L’incontro sarà trasmessa in diretta su Rai Sport Web, con cronaca di Lorenzo Roata e commento tecnico del Responsabile delle nazionali azzurre Carlo Di Giusto, e in differita su Rai Sport alle 00.30. L’eventuale gara quattro, in caso di successo della UnipolSai Briantea84 Cantù, si giocherà domenica alle 17, sempre al Pala Principi di Porto Potenza Picena.
Decisamente non all’altezza del suo potenziale è stata la prestazione dei biancoblù nel primo capitolo di serie: spesso in affanno e costretta a subire il pressing marchigiano, la UnipolSai ha faticato molto ad esprimersi. Poco bella al tiro (42,1% e 33,9% le percentuali dal campo nelle due gare), ha ricoperto il ruolo insolito dell’inseguitrice, riuscendo comunque a colmare in più di un’occasione l’importante divario costruito dai marchigiani.
“Andiamo ad affrontare Santo Stefano con la consapevolezza che non sarà una prova facile – ha commentato il coach della UnipolSai Marco Bergna -. Detto questo, siamo pronti a giocare le nostre carte per ribaltare l’amarissimo parziale di 2-0 rimediato lo scorso fine settimana. L’imperativo è vincere la doppia sfida in trasferta per giocarci gara 5 davanti al nostro pubblico. Santo Stefano gode di una situazione di grande vantaggio, fronte nostro sappiamo di avere i mezzi per poter fare qualcosa di grande: la serie è ancora lunga. Nei primi due confronti ci siamo trovati davanti un’avversaria molto agguerrita e capace di farci male. Sta a noi mettere sul parquet la grinta e la determinazione del caso e far valere l’esperienza delle 7 finali di campionato consecutive”.
Sicuramente qualcosa è mancato: il ritmo partita (dal 13 aprile lontani dalle competizioni), la lucidità? Forse. Certo è che quella incontrata a Meda è una Santo Stefano vestita di nuovo: la recente riclassificazione funzionale di Dimitri Tanghe, passato da 4 a 3.5 punti, ha permesso a coach Roberto Ceriscioli di schierare quintetti inediti e aggressivi, mai visti nelle precedenti 4 sfide stagionali vinte dalla UnipolSai. Un dettaglio non banale, perfettamente capitalizzato dai marchigiani, bravi a sorprendere i biancoblù e a giocarsi al meglio ogni carta del mazzo.
Non si cercano alibi ma si fanno valutazioni: a mente fredda, fatte le dovute considerazioni, serve reagire e ripartire. Che la strada sia in salita è un dato di fatto: ma come non è scontato vincere quando si è sul 2-0, non è nemmeno impossibile raccogliere i pezzi e ribaltare l’inerzia della serie.
Nonostante una UnipolSai in versione black-out, Santo Stefano – apparsa decisamente più forte di quanto si sia mai dimostrata in precedenza (nelle due gare, 40 punti e 22 rimbalzi per Sofyane Mehiaoui, 20 punti e 24 rimbalzi per Sabri Bedzeti, 23 punti per Jordi Ruiz, freddamente realizzati nei momenti più caldi) – chiude il “capitolo Meda” con una percentuale dal campo del 34,8% e 34,5% e un vantaggio misurato nei due match (54-57 e 48-53). Il potenziale c’è, il margine per recuperare anche. Su la testa UnipolSai, avanti tutta.