CESANO MADERNO – Minacce di morte alla ex, inseguita tenacemente mentre lei cercava di fuggire in automobile. Quando i Carabinieri sono riusciti a intercettare i due e a bloccare lo stalker, la scoperta: era in possesso di una bottiglia di acido solforico. L’uomo è stato arrestato e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il fatto risale a mercoledì scorso, 15 maggio, ma è stato rivelato soltanto oggi. Nei guai un uomo di 40 anni residente a Truccazzano, che non è mai riuscito ad accettare la fine della relazione con la sua ex compagna, una cesanese di 41 anni.
La donna, verso le 11 del mattino, mentre era impegnata in città per alcune commissioni, si è resa conto di essere pedinata da un’utilitaria di colore rosso. Le è bastato poco per capire che alla guida sedeva il suo ex, che stava compiendo manovre azzardate ed imprudenti. Allertato il 112, ha informato della circostanza la Centrale Operativa dei Carabinieri che, in tempo reale, ha indirizzato una pattuglia della Tenenza Cesanese sul percorso; non senza difficoltà i militari sono riusciti ad agganciare l’autovettura dell’umo, riscontrando effettivamente lo stile di guida aggressivo, fermandolo e conducendolo in Caserma.
La donna, accolta nella stanza protetta “Artemisia” della Tenenza dei Carabinieri, è riuscita finalmente a raccontare le minacce, violenze e vessazioni subite nei 10 anni trascorsi con l’uomo, narrando che, prima dell’arrivo dei Carabinieri era stata costretta a chiudersi in auto e a non scendere in quanto aveva notato sopraggiungere l’autovettura condotta dall’ex compagno che si era fermato trasversalmente accanto alla sua in maniera da bloccarle. Aveva poi tentato inutilmente di aprire la portiera, ma lei era riuscita a fuggire.
Ne era nato un inseguimento spericolato, ma anche minaccioso: l’uomo, durante la guida, le inviava messaggi al telefono con gravi minacce di morte.
Nel corso del racconto la vittima ha finalmente narrato tutte le aggressioni nel tempo subite, riferendo di non essersi quasi mai recata in ospedale, né di aver mai formalizzato denunce nei riguardi dell’aguzzino per timore o paura di ritorsioni, in considerazione dell’indole violenta dell’ex compagno.
Anche di recente aveva dovuto fare i conti con lui: secondo quanto raccontato, il 4 e il 12 maggio il suo ex l’aveva attesa nel cortile condominiale, dove l’aveva picchiata provocandole lesioni lievi, anche queste non denunciate. Apprendendo dal racconto che l’uomo aveva minato la tranquillità e serenità della vittima facendole vivere un perenne e continuo stato d’ansia i Carabinieri hanno quindi proceduto all’arresto del quarantenne.
Nel corso della perquisizione del veicolo a lui in uso, un’utilitaria presa a noleggio, i militari hanno trovato nel portabagagli, riposta in un borsone di colore blu contenente effetti personali, una bottiglia da un litro di acido solforico al 98% sotto la denominazione liquido disgorgante. I Carabinieri lo hanno immediatamente collegato ai fatti accaduti fino a quel momento, ritenendolo “potenzialmente pertinente al reato persecutorio”.