MONZA – Tutti più sicuri e tranquilli se il nostro vicino di casa nota e avvisa la presenza dentro e fuori dal condominio di qualcuno (almeno all’apparenza) dai comportamenti sospetti, se mette in guarda la signora che vive da sola di non aprire agli sconosciuti, o riprende educatamente chi danneggia il bene comune.
E’ questo lo spirito che si respira nell’associazione Controllo di Vicinato Monza e Brianza che istituita ufficialmente all’inizio dell’anno (ma già presente a Monza dalla primavera del 2017) a breve ufficializzerà la sua presenza e azione con la sottoscrizione dei patti di collaborazione in Comune. L’associazione è stata fondata da 29 cittadini, oggi unisce 160 soci suddivisi in tutti i quartieri che già aguzzano la vista raccogliendo le segnalazioni di quelle situazioni di mancanza di sicurezza nei rioni.
Un’idea nata all’interno del quartiere Libertà proprio in seguito a una raffica di furti che nel 2017 si sono susseguiti nel rione, oltre alle truffe agli anziani e ai classici finestrini delle automobili in frantumi per rubare pochi spiccioli in bella vista, zaini, felpe e persino il seggiolino del bebè. La presentazione del progetto al Centro civico alla presenza dell’allora comandante dei vigili Alessandro Casale e assessore alla Sicurezza Paolo Confalonieri.
Ma c’è voluto tempo, e il superamento di alcuni ostacoli burocratici, per ultimare l’organizzazione dell’associazione, che in questi mesi si è comunque fatta conoscere e apprezzare dai monzesi, promuovendo quel senso civico e di appartenenza alla comunità che è intrinseco nel progetto molto diffuso all’estero.
Una vera e propria squadra, perfettamente organizzata, con occhi aperti sul quartiere che si interfaccia con le forze dell’ordine. “Non dobbiamo solo essere l’antifurto dei nostri vicini ma anche esempio concreto di aiuto reciproco – spiega Antonio Cardelia, che con Giuseppe Bergamelli ed Enrico Danili ha dato il via al progetto – Promuovendo lo stare bene nel proprio quartiere, come per esempio con la nostra partecipazione all’interno del Progetto Life con la promozione del Pedibus che coinvolge ventidue bambini della scuola elementare Rodari”.
Cambiare la cultura e sollecitare il reciproco aiuto non è facile, proprio come è recentemente accaduto nel quartiere Libertà dove i ladri sono entrati indisturbati in un appartamento e hanno sradicato e gettato dal primo piano la cassaforte senza che nessuno si accorgesse di quello che stava succedendo.
I componenti dell’associazione sono certi che il senso civico crescerà, partendo proprio dall’esempio. “Stiamo organizzando nei centri civici con i carabinieri di Monza incontri contro le truffe – concludono – Cerchiamo di far comprendere ai giovani atteggiamenti sbagliati contro il decoro urbano e a tutela del bene comune, abbiamo raccolto e segnalato la presenza di quegli “occhi lunghi” nel quartiere che perfettamente organizzati come in una sorta di call center prendono di mira anziani e persone sole”.
Per partecipare al progetto inviare un’email a antoniotommaso.cardelia@gmail.com
B. Api