VILLASANTA – Vogliono tornare a respirare, a organizzare le grigliate senza inalare anche gli odori degli pneumatici e soprattutto dormire sonni tranquilli senza temere che i 650 mila pneumatici accatastati sotto casa possano prendere fuoco.
Richieste chiare quelle avanzate lunedì sera dal Comitato Cambiamo Aria che ha organizzato un incontro pubblico in Villa Camperio. Il gruppo, nato un anno fa per denunciare i piloni di pneumatici ammassati a cielo aperto nell’area della Tagliabue Gomme Gross di via Dante, alla vigilia delle elezioni e della bella stagione torna all’attacco. L’anno scorso non sono serviti a molto le denunce sui social, sulla stampa, agli enti: il problema degli pneumatici accatastati sotto casa non hanno trovato una soluzione.
La prima segnalazione risale a novembre del 2017, ma l’emergenza è scoppiata durante l’estate quando, complice anche la canicola, gli abitanti hanno lanciato l’allarme. Un susseguirsi di comunicazioni in Comune, all’Arpa, ai vigili del fuoco, alla polizia locale, ai carabinieri, all’Ats, oltre alle costanti denunce sui social per sollecitare un rapido intervento. I residenti non si sono arresi e hanno continuato a denunciare e chiedere l’intervento delle istituzioni, con un continuo rimbalzo di competenze e di responsabilità tra gli enti coinvolti.
Dall’azienda sono anche giunte parole di rassicurazione, ma dai vigili del fuoco a metà settembre era giunta la comunicazione di mancanza di autorizzazioni e di certificazioni in merito alla prevenzione degli incendi. Facendo esplodere la paura e la rabbia dei componenti del Comitato e portando il problema anche sui tavoli del consiglio comunale.
“Chiediamo la risoluzione della vicenda – chiede il comitato –. Affrontandola insieme, condividendo le informazioni e con un maggior coinvolgimento del nostro gruppo”.
Alla serata erano presenti anche i quattro candidati sindaci (Luca Ornago, Massimo Casiraghi, Nicola Ganino e Roberto Manzato) che però non sono intervenuti in merito alla questione. Durante l’incontro sono stati ricordate anche le battaglie dei comitati di Concorezzo, Sant’Albino, San Damiano e Libertà che da anni denunciano il problema delle puzze provenienti dall’azienda Asfalti Brianza.
Barbara Apicella