MONZA – Una retrospettiva interamente dedicata al Federico Patellani. La città di Monza celebra uno dei più importanti fotogiornalisti italiani, scomparso nel 1977, nato proprio nella città di Teodolinda nel 1911. Una mostra all’Arengario che sarà inaugurata oggi, sabato 25 maggio, alle 18 e che propone oltre cento fotografie in bianco e nero, tra immagini notissime e inedite in collaborazione con il Museo di Fotografia Contemporanea
La mostra, a cura di Giovanna Calvenzi e Kitti Bolognesi, ripercorre le principali aree tematiche che hanno impegnato Patellani a partire dal 1939, quando ha inizio la sua collaborazione con il settimanale Tempo diretto da Alberto Mondadori. Nel dopoguerra, per Tempo, Federico Patellani affina una narrazione per immagini sensibile e mai retorica, è testimone attento dei cambiamenti che attraversano la società italiana e negli anni della ripresa economica realizza reportage oggi preziosi sulle condizioni del Sud d’Italia (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna). Già nel 1943 Patellani aveva indicato come doveva essere il giornalista nuova formula, ovvero un giornalista che, oltre a scrivere i testi, sapesse anche realizzare immagini “viventi, attuali, palpitanti”.
Con la stessa attenzione si dedica al costume, alla moda e alla vita culturale: documenta i primi concorsi di bellezza, realizza ritratti di artisti e di intellettuali, tra i quali Benedetto Croce, Thomas Mann, Carlo Carrà, Eugenio Montale, Giuseppe Ungaretti, Elio Vittorini, Bruno Munari, ecc.
All’attività fotogiornalistica affianca il cinema e grazie all’amicizia con registi e produttori realizza special sui set di importanti film italiani e internazionali e ritrae alcuni tra i volti più noti del cinema: da Totò ad Anna Magnani, da Gina Lollobrigida a Silvana Mangano, da Vittorio De Sica a Luchino Visconti e da Sophia Loren a Roberto Rossellini.
A Monza viene dedicato uno speciale capitolo con alcune serie di immagini che raccontano le gite domenicali al Canale Villoresi, scene affollate alle corse automobilistiche all’Autodromo, eleganti servizi di moda alla Villa Reale, l’amico e artista monzese Leonardo Spreafico ritratto nel suo studio. Con le parole del figlio, Aldo Patellani, che ricorda i racconti di suo padre dedicati a Monza e alla sua infanzia.
Infine, come omaggio per i 70 anni del film di Roberto Rossellini Stromboli. Terra di Dio, completano la mostra, a fianco degli straordinari ritratti di Ingrid Bergman e del regista, una bacheca con le pagine del servizio pubblicato da Tempo nel 1949 – che documentano la realizzazione del film, i luoghi e i protagonisti – e i provini delle immagini che testimoniano il metodo di lavoro di Patellani.
L’archivio di Federico Patellani, conservato presso il Museo di Fotografia Contemporanea a Cinisello Balsamo-Milano, è costituito da quasi 700 mila immagini e comprende stampe originali, negativi, diapositive e provini a contatto. Gli eredi Patellani hanno depositato l’Archivio di Federico Patellani alla Regione Lombardia che a sua volta ne ha affidato la gestione e la valorizzazione al Museo di Fotografia Contemporanea.
La mostra sarà visitabile fino al 28 luglio. E’ aperta dal martedì alla domenica dalle 16 alle 19; il giovedì il sabato e la domenica anche dalle 10 alle 13; il sabato anche dalle 21 alle 23. L’ingresso è gratuito.