MONZA – Circa 32 ettari che equivalgono a poco più di 44 campi di calcio. È il patrimonio di fondi agricoli del Comune di Monza. Si tratta di aree nel territorio di Monza e Concorezzo condotte da coltivatori sulla base di contratti ormai superati dalla normativa.
Due di questi terreni per un’estensione complessiva di 6 ettari, uno in via Santa Anastasia e uno in via Libertà/viale Stucchi, risultano liberi e incolti. Pertanto la Giunta nella seduta di martedì 7 maggio ha approvato un atto di indirizzo con cui assegna i due terreni, in proroga fino a novembre 2020, agli agricoltori già conduttori di altri fondi, ai sensi dell’articolo 45 della Legge 203/82. I terreni saranno assegnati, si legge nella delibera, “secondo un principio informato all’equità della ripartizione che determini un’equivalenza tra superfici complessive condotte dagli stessi”.
Il vicesindaco Simone Villa spiega che l’atto di indirizzo nasce dalla volontà di rilanciare il sistema agricolo locale come elemento di crescita economica del territorio, collegandolo al consumo locale, ma anche come elemento di controllo e tutela del territorio. I terreni agricoli abbandonati, infatti, sono “terra di nessuno” dove sono abbandonati rifiuti e materiali, con costi di smaltimento a carico del bilancio del Comune.
Durante questa fase di transizione l’amministrazione comunale condurrà una ricognizione delle aree agricole per definire, dopo il novembre 2020, i nuovi contratti agrari.