GIUSSANO – Per riportare il centrodestra al governo della città aveva allestito una maxi corazzata. Tanto che qualcuno della sua squadra, in campagna elettorale, si era perfino lasciato sfuggire l’ottimismo che si respirava nella coalizione: “L’obiettivo non è solo quello di vincere. E’ addirittura quello di vincere al primo turno”. Marco Citterio, sostenuto dal tutto il centrodestra unito e dalle due liste “Educazione civica” e “Io rispetto Giussano”, ha davvero stravinto. Per lui una vittoria finale con 9.475 preferenze che equivalgono al 69,61 per cento. Il vicesindaco uscente, Stefano Viganò (Partido Democratico e “Servire Giussano”) si è fermato al 21,58 per cento, mentre Luigi Stagno (Movimento 5 Stelle) è stato votato dall’8,81 per cento di coloro che si sono recati alle urne.
Una vittoria netta, insomma, mai messa in discussione fin dall’apertura delle urne. I rappresentanti di lista, già dopo i primi minuti, esterrefatti spiegavano di essere attorno al 70 per cento.
“Sinceramente mi aspettavo un’ottima affermazione – racconta il neo sindaco -. Durante il periodo di campagna elettorale abbiamo provato a pronosticare il risultato finale. Io sul foglio avevo indicato un 59 per cento. Direi che è andata più che bene. Si inizia nel migliore dei modi”.
Il giorno della presentazione aveva insistito su un termine: degrado. Inteso non solo dal punto di vista dell’ordine della pulizia, bensì a tutto campo: da quello ambientale, a quello sociale, a quello culturale. La rotta indicata era quella di una città, la più grande tra quelle andate al voto stavolta, che doveva ritrovare la sua leadership e la sua autorevolezza.
“Sono accompagnato da un’ottima squadra – afferma Citterio – credo che abbiamo anche ottime idee. Il compito è arduo, perché bisogna dare un’anima a una città che per cinque anni non ha ricevuto risposte da chi l’amministrava”.
Lui il municipio lo conosce bene. E’ già stato vicesindaco dal 2009 al 2014, prima del sopravvento del centrosinistra. Conosce molto bene anche la Pubblica amministrazione, visto che lavora nell’ufficio di Presidenza della Regione Lombardia. Non è un caso se indica una priorità ben precisa: “Occorre mettere mano fin da subito alla struttura comunale e al funzionamento degli uffici. La situazione è piuttosto critica, come possono testimoniare cittadini e imprese”.
Sul tavolo anche il Piano di governo del territorio. “La situazione – conclude Citterio – è molto complicata. I nostri predecessori l’hanno adottato, a noi non piace. Arrivati a qusto punto è una questione più da avvocati che da urbanisti. Ci diranno come procedere. Noi abbiamo un solo obiettivo: tutelare la città e garantire il suo sviluppo”.