“Nulla è più come allora. Ed eccoci quindi a rivivere attraverso le immagini tutte le emozioni e tutti i luoghi meravigliosi che abbiamo visto allora”. Fabrizio Delmati, il fotografo bovisiano di fama internazionale, presenta così “Afghanistan 1974 – la bellezza ritrovata”, mostra che inaugura oggi a Milano allo Spazio Seicentro (via Savona, 9) nell’ambito della “Milano Photo Week”.
In tutto una quarantina di immagini per riproporre il mondo perduto di questo Paese nel corso degli ultimi 45 anni: la città rossa di Sharh e Zohak, il buddha di Bamijan, i laghi di Bandiamhir, gli accampamenti dei nomadi, la stessa Kabul che ha subìto profonde trasformazioni”.
“Ho avuto la fortuna di vedere e di immortalare tutto ciò – racconta Delmati – nel corso di una spedizione alpinistica organizzata nel 1974 dalla sezione bovisiana del Club Alpino Italiano nella terra afghana. Ai più sconosciuta, ma bellissima. Obiettivo la catena dell’Hindu-Kush, identificando come punto di partenza la località di Faizabad. Con noi gli Accademici e Istruttori Nazionali di Alpinismo Luigino Airoldi e Guido Della Torre”.
Un viaggio che Delmati, oltre ad avere documentato dal punto di vista fotografico, porta ancora nel cuore. Tanto che potrebbe raccontarvi ognuno di quei giorni trascorsi laggiù. “Sono state 28 ore di viaggio per raggiungere l’Afghanistan che, dall’aereo, ci è apparso come una terra bruciata e priva di vita. Ci siamo sbagliati di grosso”.
Già, la gente. Delmati la ricorda bene: “La fiera popolazione afghana. Tra loro abbiamo visto uomini con addosso la povertà in forme da noi nemmeno immaginabili, eppure fieri e capaci di donare qualcosa. Il territorio tanto esteso da sconvolgere tutte le nostre previsioni e da far saltare i tempi previsti per la esecuzione dell’impresa. Sono state conquistate quattro vette inviolate, ma nel corso di quella bellissima spedizione ci siamo resi conto che la spedizione alpinistica per noi aveva assunto un significato diverso. Su quegli altopiani immensi, soprattutto, abbiamo incontrato l’uomo”.
La mostra fotografica sarà visitabile fino all’11 giugno. Aperta dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 14 alle 18; il sabato e la domenica dalle 17 alle 20. L’ingresso è libero.