MONZA – La città di Teodolinda soffocata dal traffico e dagli automobilisti incivili: Fiab Monzainbici chiede un intervento rapido da parte dell’amministrazione comunale con la realizzazione, non solo sulla carta, della tanto annunciata pista ciclabile che da largo Mazzini dovrebbe condurre fino alla fermata della metropolitana di Bettola, passando per corso Milano e per via Borgazzi.
La richiesta arriva direttamente dal presidente Lorenzo Brusadelli che riporta all’attenzione del sindaco Dario Allevi e dell’assessore alla Viabilità Federico Arena il progetto di un percorso riservato alle biciclette proprio lungo due delle arterie più trafficate e inquinate della città.
“La sosta vietata e prolungata di veicoli lungo quel tratto, molto intensa nelle ora di punta – spiega Brusadelli – crea un incremento del traffico, rende difficoltosa la manovra dei bus e rende molto pericolosa la vita dei ciclisti che devono andare a zig-zag tra le macchine. Crediamo quindi che la creazione di una corsia che favorisca i percorsi di Bus e biciclette renderebbe più veloce, sostenibile e razionale il trasporto pubblico”.
Un progetto supportato non solo dall’associazione ma anche dai negozianti: Fiab Monza ha intervistato gli esercenti di corso Milano e di via Borgazzi sull’ipotesi di realizzazione di una pista ciclabile, incassando pareri positivi. Anche i negozianti lamentano soste irregolari davanti alle loro attività e ritengono positiva la realizzazione di un percorso di mobilità slow.
“L’implementazione di una corsia ciclabile su corso Milano rappresenterebbe un’iniziativa semplice, economica e immediata per risolvere la situazione – precisa Fiab Monzainbici – Sarebbe inoltre un primo importante passo verso il congiungimento tra il centro di Monza e la futura fermata Bettola. Non è certo l’unico intervento utile per Monza, ricordiamo che la ciclabile del Villoresi continua ad essere chiusa creando notevoli difficoltà ai ciclisti”.
L’associazione sollecita la stesura di un Piano Urbano della Mobilita Sostenibile che recuperi il terreno perduto anche nei confronti di altre città italiane che stanno avanzando velocemente verso situazioni virtuose che rendono i luoghi dove viviamo, posti dove valga la pena stare.
Barbara Apicella