MONZA – Arriva l’estate e si riaccende la movida: grande gioia per i clienti e i commercianti, un po’ di meno per alcuni residenti. Che sono pronti ad intraprendere le vie legali per potersi garantire sonni tranquilli.
All’indomani della Festa delle ciliegie organizzata giovedì sera dall’associazione Borgo Bergamo in occasione di San Gerardo, alcuni residenti sono saliti sulle barricate chiedendo all’amministrazione comunale un intervento definitivo che tuteli sia le attività commerciali sia il sonno di chi vive nella centralissima via ormai diventata la patria della movida.
Matteo Musso, residente della via e coordinatore del Msn-Dn, è pronto a rivolgersi al Tribunale contro il Comune reo, a suo dire, di non garantire il sonno e la tranquillità ai residenti della via Bergamo e delle vie limitrofe.
“Porteremo il Comune in Tribunale – spiega Musso -. Il sindaco ci deve garantire il diritto al riposo che in via Bergamo non viene garantito a causa della movida. Il mancato riposo ha importanti conseguenze sulla salute delle persone. Non è tollerabile che il Comune, che dovrebbe vigilare e garantire la salute pubblica, imponga ritmi inconciliabili con una quotidiana, seppur semplice, vita lavorativa delle famiglie che vivono in zona. Chiudere la via Bergamo dando la possibilità ai commercianti di occupare la strada con i tavolini e altri complementi d’arredo (come accaduto giovedì sera, ndr) non è coreografia, è irresponsabilità. Per fortuna giovedì sera non è successo nulla ma come avrebbe fatto a muoversi un’ambulanza in mezzo a tutta quella folla?”.
Musso non è contro i negozianti, ma chiede alle istituzioni di garantire una convivenza pacifica e serena: permettendo ai gestori di lavorare, ai clienti di divertirsi (fino a una certa ora) e ai residenti di poter riposare.
“Bisognerebbe fissare un orario di chiusura: a mezzanotte durante la settimana, alla una il sabato – aggiunge – In questo modo massimo in un’ora il fiume di persone si dirada”.
In attesa che venga trovata una soluzione, annuncia l’intenzione di rivolgersi alla giustizia. “Siamo semplici cittadini – aggiunge – Abbiamo già provato ad avere un dialogo con il sindaco Allevi e con l’assessore alla Sicurezza Federico Arena, ma senza raggiungere risultati concreti. Ci rivolgeremo ai componenti del già presente Comitato di via Bergamo che già in passato avevano affrontato il problema. In altre città i disagi della movida sono finiti fino in Cassazione, con sentenze favorevoli a tutela del riposo e della salute dei cittadini”.
La risposta del Comune è categorica: “No comment – riferisce l’Ufficio stampa di Palazzo – Gli interlocutori sono i soggetti “istituzionali”: l’associazione Borgo Bergamo e il Comitato di quartiere”.
Barbara Apicella