MONZA – “Saremo rigorosi, è un tema sul quale siamo molto impegnati”. Così l’assessore alla Sicurezza, Federico Arena, commenta l’attività di controllo sulla somministrazione e la vendita di alcolici a minorenni nel centro storico condotta dalla Polizia locale.
La norma prevede il divieto per l’esercente di un locale pubblico di somministrare e vendere bevande alcoliche a chi non ha ancora compiuto 18 anni. Tuttavia l’operazione di lunedì 10 giugno ha dimostrato che per i minorenni non è poi così difficile procurarsi alcolici, nonostante la legge lo vieti. I controlli, iniziati alle 18.30, nel centro storico e nell’area di via Bergamo hanno portato a sanzionare quattro esercizi pubblici. Birra, ma anche cocktail e superalcolici: questi gli alcolici venduti ai minorenni.
Tutti i gestori hanno dichiarato di non essersi accorti della giovane età dei clienti e nessuno ha chiesto la carta d’identità prima di servire la bevanda ordinata. A tutti è stata contestata la violazione e elevata una sanzione di 330 euro. Se nell’arco dei prossimi trenta giorni si dovessero riscontrare le stesse violazioni scatterà una sanzione da 500 a 2000 euro con la sospensione dell’attività per tre mesi.
Da lunedì sera il Comando di via Marsala ha attivato una task force per effettuare controlli specifici per contrastare la vendita di alcol ai minori. “Nell’area della movida di via Bergamo – spiega l’assessore – il problema dell’alcol ai minorenni esiste, lo sappiamo. L’attenzione da parte nostra, però, è altissima con controlli a tappeto. Lo dobbiamo fare per tutelare la salute dei nostri ragazzi, e chi ha dei figli sa quanto sia importante questo tema, e l’attività dei commercianti che lavorano seriamente rispettando la legge e respingendo spesso minorenni che pretendono, a volte anche in modo arrogante e presuntuoso, di bere birre o superalcolici”.
In Italia sono 8 milioni e 600 mila i consumatori di alcol a rischio. L’emergenza riguarda soprattutto i giovani per i quali il consumo di alcol si conferma un fenomeno critico: la percentuale di ragazzi tra gli 11 e i 24 anni che hanno ammesso di aver fatto ricorso ad almeno una bevanda alcolica nel corso dell’anno è passata dal 65,4% del 2017 al 66,8% del 2018. In Italia è in vigore il divieto di somministrazione e vendita ai minori di 18 anni. Le statistiche nella fascia d’età 11-17 anni dovrebbero essere prossime allo zero e invece l’Istat indica che il 18,4% dei minorenni ha tenuto un comportamento a rischio (I dati sono contenuti nella relazione del Ministero della Salute inviata al Parlamento sugli interventi realizzati nel 2018 in materia di alcol e problemi correlati).
1 Comment
La sanzione mi sembra ridicola. Sarebbe stato più esemplare una ordinanza di chiusura per 30 giorni. 330 euro ..locali che fanno più del 50% di nero…fa ridere già così