DESIO – Grande emozione e ampia partecipazione per lo spettacolo teatrale “Come eravamo” che ha visto impegnate le classi quinte uscenti delle scuole primarie Prati e Tagliabue il 3 e il 4 giugno presso l’auditorium della scuola media Rodari. I ragazzi che nella rappresentazione hanno raccontato il percorso di vita degli italiani dagli anni ’60 ai giorni nostri, sono riusciti a stupire tutti i presenti per le molteplici performance in cui si sono cimentati, dal ballo al canto al recitato, dando dimostrazione di tutta la perseveranza e l’impegno profusi in questi mesi. Hanno dato prova di grande coraggio per essersi messi in gioco su temi non facili e hanno dimostrato di aver compreso lo spirito col quale i loro formatori hanno intrapreso questo percorso.
Una festa della buona scuola e del teatro, spettatori coinvolti nei balli e nei canti, compreso il sindaco Roberto Corti e l’assessore Giorgio Gerosa intervenuti alla rappresentazione.
Uno spettacolo che ha visto coinvolte tutte le maestranze, dai bambini agli insegnanti, genitori, nonni e segreteria: l’intera comunità scolastica si è impegnata e si è spesa per la rappresentazione che si contraddistingue non come la fine di un percorso, bensì come l’inizio, un punto di partenza per un progetto ben più ampio e strutturato.
Grazie alla disponibilità della dirigente scolastica dell’IC Prati, Maria Luisa Smiroldo, che ha creduto e appoggiato con entusiasmo l’iniziativa – e che si è già distinta per questa visione nobile del teatro nella scuola con funzione formativa, educativa e sociale –, all’infaticabile lavoro della regista Maria De Nozza (insegnante della scuola primaria Prati), alla grande partecipazione e disponibilità degli insegnanti delle classi quinte – docenti che in questi cinque anni hanno impiegato attenzione e dedizione nell’accogliere e seguire i bambini nel loro percorso di formazione e crescita personale, assolvendo egregiamente a quelle funzioni che le loro figure sono chiamate a ricoprire, alla collaborazione importantissima del Comitato Genitori, dei rappresentanti di classe e della scuola tutta, i nostri ragazzi, sotto la preziosa guida della regista, hanno avuto la possibilità di sperimentare, imparare e crescere attraverso l’esperienza unica del teatro che ha consentito loro di vivere, in un percorso che è insieme didattico, ludico e formativo, la storia del nostro paese, regione per regione.
“Ieri è stato veramente un pomeriggio emozionante – ha affermato Giorgio Gerosa, all’indomani dello spettacolo -. Si è visto il lavoro e la competenza che hanno animato lo spettacolo, ma soprattutto si è levata una onda di emozione tra alunni e insegnanti che spiega più di mille parole come il ciclo scolastico sia rimasto impresso nella mente e nei cuori di tutti. Tantissimi occhioni lucidi e abbracci come raramente mi è capitato di vedere. Sono sicuro che il lavoro di alfabetizzazione teatrale intrapreso dall’ Istituto darà frutti preziosissimi negli anni a venire: è in fondo un lavoro su emozioni e capacità espressiva di cui i ragazzi e non solo hanno bisogno”.
Elisabetta Veronese, mamma e rappresentante di classe, ha voluto condividere con tutti i rappresentanti un messaggio significativo: “I bambini delle classi quinte hanno salutato la scuola così, con uno spettacolo che percorre le bellezze e la storia della nostra Italia. Lo hanno presentato con impegno, competenza, passione e tanta emozione. Lo hanno preparato con le loro maestre, che in questi anni hanno speso risorse ed energie per accompagnarli a questo traguardo, che poi è una partenza verso un futuro tutto da sognare. Lo hanno ideato grazie ad una sinergia di persone che nulla avevano a che vedere con le loro classi, ma credono in una scuola che allarga orizzonti e prospettive, sicuri che la collaborazione sia la via migliore per dare a tutti possibilità di esprimersi e mettersi in gioco: la maestra De Nozza, i professori Ciao e Fedeli, il “nostro” Tony Jacopinelli. Lo hanno realizzato grazie all’impegno e dedizione delle rappresentanti di classe che hanno colto questo spettacolo come momento prezioso nella vita scolastica di ciascun bambino. Grazie a tutti loro si fa strada nella nostra scuola un laboratorio teatrale permanente, quale progetto di inclusione e crescita. Grazie a tutti! Io ero lì come semplice mamma e sapere che mio figlio era parte di tutto questo mi ha allargato il cuore”.
Infine, la regista e maestra della primaria Prati, Maria De Nozza, racconta il suo sogno: “Come persona, come donna e come docente credo nel teatro e nelle arti dell’espressione come incomparabili opportunità per dare all’individuo il mezzo e lo strumento per annunciare la propria universalità dove l’adeguarsi si scontra con la voglia di confrontarsi… Il teatro è vita… la vita di ognuno vissuto nella propria diversità. Da quarant’anni mi porto dietro un sogno: far vivere nella scuola la magia del teatro… Sogno impossibile da realizzarsi? Non credo… Ma da sola non posso farcela. Devo essere supportata dalle istituzioni per portare avanti il mio progetto. Ho incontrato una dirigente che mi ha ascoltato e ha creduto in me, colleghi che hanno accettato di seguirmi in questa meravigliosa pazzia, così come i genitori e i bambini”.