MONZA – Uno dei momenti più importanti nella nascita di un torneo Atp è quello del cosiddetto ‘site check’, quando i rappresentanti dell’Associazione dei tennisti professionisti verificano di persona che la struttura sia adeguata agli standard del circuito maggiore. Una verifica che a Monza, in vista del progetto dell’Atp 250 ‘Monza Open 2020’, non poteva andare meglio. Accompagnati dal direttore designato Giorgio Tarantola e da Umberto Andreoletti (Direttore ‘Operations’ dell’Autodromo), sono sbarcati nella città brianzola David Massey (Executive Vice President Atp Europe) e Ross Hutchins (Chief Player Officer), che hanno visitato l’Autodromo e tutte le aree destinate a essere utilizzate durante la manifestazione.
“Una giornata che definirei perfetta – spiega entusiasta Tarantola – perché i due dirigenti Atp sono rimasti piacevolmente stupiti dalla location e dalle sue potenzialità. Entrambi avevano già potuto apprezzare il progetto sulla carta, ma associarlo a un sopralluogo del Parco di Monza e delle strutture dell’Autodromo, ovviamente, ha reso il tutto ancora più affascinante”.
Tribune, uffici, sala stampa e spazi dedicati a pubblico e sponsor, sono dunque finiti sotto la lente della delegazione del sindacato dei giocatori, che entro l’estate dovrà prendere una decisione in merito all’assegnazione del torneo destinato a riempire l’ultima casella vuota nel calendario del 2020, quella della settimana prima di Wimbledon, dunque a fine giugno.
“Ormai – chiosa Tarantola – siamo rimasti in due: ce la giochiamo con gli spagnoli di Mallorca, e al momento non c’è un favorito. Noi di Mito Group stiamo dando il massimo per fare in modo che il progetto del Monza Open 2020 metta in campo tutte le carte a sua disposizione. Poi aspetteremo serenamente la decisione dell’Atp”.
Nel frattempo si pensa anche alla realizzazione dei campi in erba naturale, l’elemento che – associato alla location dell’Autodromo – renderà unica questa manifestazione non solo nel nostro Paese, ma nella storia del tennis professionistico. Per fare in modo che ogni dettaglio sia curato alla perfezione, accanto agli addetti chiamati dall’organizzazione che si occuperanno della posa dei terreni di gioco, ci sarà anche un supervisore d’eccezione. Si tratta dell’australiano Shayne Reid, un vero guru del settore, che ha contribuito a realizzare diversi campi in erba per i match di Coppa Davis, e che ha pure lavorato a Wimbledon accanto ai ‘giardinieri del tennis’ più famosi del mondo.
“Si tratta – sottolinea Tarantola – di un’ulteriore garanzia affinché i campi siano perfetti nel momento in cui dovranno essere utilizzati. Essere all’altezza di un evento così prestigioso significa anche mettere i giocatori nelle migliori condizioni per esprimersi al meglio, e dunque per regalare spettacolo a tutti gli spettatori che interverranno”.
I lavori per portare a Monza un torneo Atp 250 per il triennio 2020-2021-2022 sono dunque entrati nel vivo, con Mito Group che sta operando su più fronti per fornire tutte le risposte necessarie al momento della scelta. In questa estate di grandi speranze, l’Italia potrebbe trovarsi con un gioiello in più da esporre in una vetrina tennistica mai così ricca.