NOVA MILANESE – “Non esistono fatalità quando ci sono morti sul lavoro. Bisogna fermare questa strage, si evitino tragedie come quella che si è verificata ieri”. La Fiom Cgil fa sentire la sua voce dopo l’incidente alla Traver di via Silvio Pellico, che è costato la vita a Christian Catalano, operaio metalmeccanico deceduto a 35 anni nonostante il disperato intervento del personale del 118.
“Esprimiamo solidarietà ai familiari di Catalano – affermano gli esponenti del sindacato -. Anche se questo è il momento del dolore, dello straziante dolore, nel quale deve prevalere la vicinanza e la solidarietà del mondo del lavoro ai familiari noi non possiamo non denunciare il fatto che la strage sul lavoro sta continuando. Di lavoro si deve vivere e non morire. Si facciano le indagini, si stabiliscano le dinamiche, le cause e le responsabilità di quanto è avvenuto”.
Il sindacato ricorda che si tratta del sesto incidente mortale dall’inizio dell’anno nella sola provincia di Monza e Brianza. Uno al mese. Due delle sei vittime erano giovani lavoratori metalmeccanici.
“Non ci stanchiamo di chiedere politiche e azioni differenti rispetto a quelle attuate finora – concludono dalla Fiom Cgil -. Le aziende diano priorità alla salute e la sicurezza dei lavoratori, facciano gli investimenti necessari, spendano in formazione ed informazione. Ed anche le istituzioni facciano la loro parte, servono assunzioni di personale destinato alla prevenzione ed al controllo, servono anche maggiori e più profonde ispezioni e verifiche nelle aziende. È una vergogna che il Governo abbia stabilito una riduzione dei premi assicurativi che le imprese pagano all’Inail, sono stati sottratti milioni di euro agli impegni dell’Inail per la formazione e la prevenzione in materia di sicurezza e di tutela della salute”.
Bisogna fermare questa strage, si evitino tragedie come quella verificatasi ieri.